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Viene da lontano il vino Rambëla, orgoglioso prodotto autoctono della pianura ravennate. Questo interessante bianco, etichetta IGT-IGP, deriva da un vitigno quasi sconosciuto su scala nazionale poiché cresce esclusivamente in Romagna e nel Pesarese. Nondimeno vari esperti del settore ne lodano le grandi potenzialità, trattandosi di un vitigno fortemente aromatico.
Il vitigno, malgrado la denominazione “Famoso” era ironicamente caduto nel dimenticatoio: troppi aromi e troppa personalità lo avevano paradossalmente condannato a scomparire in un mercato enologico votato all’uniformità e all’anonimato.
Rivalutato di recente dal Consorzio Il Bagnacavallo, Rambëla è un vino bianco spiccatamente aromatico. Di colore giallo paglierino limpido e compatto, con riflessi aurei, presenta un complesso quadro olfattivo in cui si riconoscono note floreali di arancio, fiori di tiglio e biancospino; note fruttate agrumate e di frutta a pasta gialla (pesca, albicocca), ma anche di frutta essiccata; e marcati sentori balsamici, di erbe officinali e salvia.
Al gusto, Rambëla si caratterizza per una buona struttura ma risulta comunque un vino allegro, equilbrato e fresco. Come molti vini bianchi si presenta sapido e armonico al palato, ma con sapore più morbido e persistente e un lieve retrogusto amarognolo. Si riconoscono, fra le altre, impressioni di frutta candita e spezie.
Di gradazione vicina al 13%, è consigliabile servirlo intorno a 12-14 gradi. Idealmente accompagna primi o secondi a base di pesce, primi piatti delicati e aromatici, secondi a base di carni bianche e formaggi freschi. Particolarmente consigliato è l’abbinamento con la frittura di pesce, il gratinato, ed anche – perché no – il sushi, specialità giapponese molto alla moda per cui è spesso difficile trovare un vino adeguato.
Rambëla è quindi il prodotto di un vitigno autoctono romagnolo con caratteristiche uniche e inconfondibili, e di cui ancora non sono state esplorate le numerose e promettenti potenzialità…
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