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A Il Farro di Castrocaro si gustano i sapori autentici di Romagna

Ristorante Il Farro - Castrocaro - Sala Interna

 

Cosa fare in un sabato d’autunno quando il cielo è un po’ grigio e la noia rischia di prendere il sopravvento? Abbiamo trovato la soluzione perfetta per noi: andare a magiare in un tipico locale romagnolo per poi smaltire le calorie accumulate facendo una salutare passeggiata nei dintorni.

Oggi ci siamo diretti verso le prime colline di Forlì per pranzare in un posto caratteristico di Castrocaro – Terra del Sole: il Ristorante Il Farro. Appena fuori dal centro abitato si prosegue sulla provinciale per Dovadola, qui dopo qualche km si abbandona la strada principale per inerpicarsi su per una collina e superati alcuni tornanti si arriva a destinazione. L’ampio parcheggio è strapieno, significa che qui si mangia bene, essendo oggi un sabato qualunque dopo il ponte di Ognissanti.

Avevano telefonato per prenotare un tavolo per due e abbiamo fatto bene, perché nel locale ci sono parecchi ospiti. Prima di entrare notiamo una piacevole area esterna, ideale durante l’estate, quando in pianura c’è un’afa opprimente. Per arrivare al nostro tavolo attraversiamo una luminosa veranda, ricavata dal porticato della casa colonica in cui è ubicato il ristorante. La sala è rustica, caratteristica e ben curata e al posto tavola spiccano due bei calici che presto si riempiranno con un buon Sangiovese Superiore.

L’accoglienza è sollecita e cordiale ed in un attimo arrivano al tavolo l’acqua, il vino e un cestino con l’immancabile piadina, bella spessa come si conviene in queste zone.

Il menù, tipico romagnolo, ci viene raccontato al tavolo come usa da queste parti. Qui non serve guardare i prezzi, ad istinto sappiamo già che quello che verrà servito vale sicuramente l’importo del conto. La cosa importante per noi è la genuinità dei piatti e non riempirci a dismisura perché, a giudicare dalle portate che vediamo servire, le porzioni sono generose.

Gli antipasti prevedono i tipici crostini e i taglieri con affettati misti e formaggi, ma noi siamo incuriositi da un’insalata tiepida con speck e pinoli servita assieme allo squacquerone e optiamo per quella. Scelta azzeccata, il piatto si presenta equilibrato nell’accostamento dei sapori e perfetto per aprire il pranzo. Una nota di merito per lo squacquerone di alta qualità, al gusto è freschissimo come appena uscito dal caseificio.

 

Ristorante Il Farro - Castrocaro - Insalata tiepida
Insalata tiepida con speck e pinoli

 

I primi sono quelli della tradizione romagnola, pasta tirata al mattarello ripiena o meno e con condimenti vari, a seconda della stagione. In autunno non potevamo rinunciare alle tagliatelle con funghi misti. Ce ne facciamo servire mezza porzione a testa altrimenti al ritorno non si cammina… si ruzzola! Ottima la pasta, si sente che è fatta a mano, spessa e porosa per sposarsi al meglio con l’abbondante condimento.

 

Ristorante Il Farro - Castrocaro - Tagliatelle ai funghi misti
Tagliatelle ai funghi misti

 

Anche i secondi rimangono nel solco della tradizione, con grigliata mista, tagliate, pollo e coniglio al forno, o al tegame e arrosti vari, il tutto servito con verdure cotte. Decidiamo di ordinare il coniglio, una carne bianca che non gustiamo da parecchio tempo e siamo pienamente soddisfatti della nostra scelta. Un piatto abbondante, cotto a puntino, con il sapore casereccio del pranzo del dì festa, che ci riporta alla memoria la domenica a casa della nonna.

 

Ristorante Il Farro - Castrocaro - Coniglio con verdure miste
Coniglio con verdure miste

 

Per concludere con dolcezza non ci facciamo mancare un pezzo di ciambella per uno, una variante di quella classica con carote e arancia.

A fine pasto ci fermiamo a scambiare due parole con Ivan Rani, l’artefice di tutto questo. Dal 1997 alle redini del locale, ci racconta che anche in un periodo complicato come questo, con i continui rincari, non rinuncia mai alla qualità. A dire la verità ce ne eravamo accorti ed è questa la Romagna che ci piace, fatta di persone che nella loro attività ci mettono il cuore. Vorremmo restare a chiacchierare ancora un po’ ma Ivan è reclamato in cucina e noi abbiamo la nostra passeggiata nel Parco Fluviale del Fiume Montone che ci aspetta.

Claudia Campagna


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