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A Montecoronaro per assaggiare l’Acquacotta: un piatto di antica memoria contadina

Acquacotta

 

Se conoscete le terre di confine tra Romagna e Toscana, avrete sicuramente sentito parlare di questo piatto di origine contadina: l‘Acquacotta, oggi  diventato una prelibatezza per intenditori. Si tratta di una zuppa di verdure con ingredienti che, in passato, venivano raccolti nei campi e abbinati a del pane di grano duro non salato, il tutto condito con del buon olio extra vergine di oliva.

Come per tutti piatti di antica memoria, è difficile trovare la vera ricetta dell’Acquacotta, in quanto è diffuso in un’area di confine piuttosto vasta inoltre gli ingredienti variano notevolmente a seconda della stagionalità. Di sicuro troviamo sempre cipolle, sedano e basilico da unire ai pomodori e, a seconda della stagione, a cicoria e verdure di campo che possano dar sapore alla zuppa. Un tempo venivano anche aggiunti ingredienti in grado di dare consistenza e aumentarne il potere nutrizionale come la cotenna di maiale o il lardo. Oggi è entrato ufficialmente nella ricetta l’uovo con cotture differenti a seconda del luogo in cui viene preparata.

Vi presentiamo qui la nostra una versione della ricetta dell’Acquacotta e vi ricordiamo che sabato 5 e domenica 6 agosto 2023 la potete assaggiare a Montecoronaro – Frazione di Verghereto – in occasione della la Festa di Mezza Estate & la 14° Sagra dell’Acquacotta.

Ingredienti per 3/4 persone:

Pane toscano raffermo
Acqua (1 litro circa)
3/4 uova
500 gr. di pomodori maturi
Parmigiano grattugiato
Un cucchiaio di conserva
Olio di oliva abbondante
1 litro e mezzo di brodo vegetale
2 coste tenere di sedano
1 cipolla
Basilico
Pepe
Peperoncino
Poco sale

Preparazione dell’Acquacotta

Preparare un brodo vegetale (ne occorrerà circa un litro, un litro e mezzo) nella maniera che preferite. La cosa migliore sarebbe prepararlo con le verdure fresche ma anche un brodo di dado vegetale può essere adatto allo scopo.

Pulire le cipolle e tagliarle a fette sottili. Pulire il sedano, tagliarle grossolanamente con la un coltello. Spellare i pomodori mettendoli per qualche minuto in abbondante acqua bollente, tagliarli a quarti, togliere i semi e tagliare la polpa a cubetti.
In una pentola, possibilmente di coccio, mettere qualche cucchiaio di olio extravergine d’oliva e fare appassire le cipolle a fuoco dolce, successivamente aggiungere il sedano.
Fare cuocere il tutto per circa 20/30 minuti. Versare un litro circa di brodo vegetale caldo e tenerlo sul fuoco per un’altra mezz’ora affinché il brodo si ritiri piano piano.
Quando saranno quasi sfatte (se in cottura asciugassero troppo aggiungere un poco di acqua calda), aggiungere il pomodoro tagliato a cubetti, tritate e il basilico spezzettato grossolanamente con le mani. Regolare di sale e di pepe.
Il risultato dovrà essere quello di una sorta di minestrone ma comunque abbastanza “brodoso”. Infine aggiungere le uova, uno per volta, direttamente nella pentola facendo attenzione che non si rompano; farle cuocere per ¾ minuti in modo che diventino “uova in camicia”.
In ogni scodella mettere una fetta di pane tostato, delle scaglie parmigniano e versarvi sopra, con un ramina da cucina, l’acquacotta caldissima e un uovo a testa.


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