Appunti di degustazione: Antica Trattoria di Tantlon di Cervia

In una serata tranquilla tra Natale e Capodanno siamo stati ospiti all’Antica Trattoria di Tantlon di Cervia per assaggiare alcuni piatti.

Innanzi tutto mi piacerebbe spendere due parole sulla via da percorrere per arrivare al locale. Sono convinta che una cena al ristorante si possa iniziare ad apprezzare anche strada facendo. L’Antica Trattoria di Tantlon si trova infatti proprio sulla strada che, partendo dalla statale Adriatica, attraversa le Saline di Cervia. In questa stagione ci restituisce un paesaggio particolare, con una leggera nebbiolina che si leva dai bacini d’acqua che la fiancheggiano e lasciano scorgere i profili indistinti degli argini. Tutt’altro panorama si può apprezzare con le giornate più lunghe, all’ora del tramonto. Un ambiente quasi magico dai colori ineguagliabili: i più fortunati possono pure scorgere i fenicotteri che qui hanno trovato casa.

Arrivati a destinazione entriamo, accolti con cortesia dal personale, in una piacevole sala arredata in modo informale. Un ambiente lindo, rinnovato di recente, il cui filo conduttore è la Romagna, la troviamo nelle stampe delle tovaglie, ma soprattutto nel menù. La carta è espressione della cucina romagnola di terra interpretata da Andrea Zani, chef e patron del locale.

Da sempre appassionato di cucina, ha gestito per circa vent’anni il Ristorante di famiglia Alle Torri di Marina di Ravenna. Conclusa questa esperienza è stato per alcuni anni l’anima di “Acqua Salata – Pizza & Cucina” al circolo Tennis di Milano Marittima. Da qui si è infine trasferito all’Antica Trattoria di Tantlon che ha riaperto a settembre del 2021, quando Chef Zani ha deciso piantare le radici in un locale tutto suo nel quale dar voce alla propria cucina.

Piatti romagnoli autentici nei quali spicca la qualità della materia prima e un impiattamento coreografico che fa ben comprendere l’esperienza e la tecnica che ci sono alle spalle.

La scelta è varia e stuzzica l’appetito. Si inizia con i classici antipasti, dunque largo ai taglieri di salumi e formaggi con in primo piano la Mora Romagnola (suino autoctono) e diversi crostini misti anche con patè di cacciagione. Si prosegue con le tipiche “minestre” come è uso chiamarle in queste zone, così si includono sia le paste asciutte che quelle in brodo. Qui troviamo primi piatti davvero per tutti i gusti: Cappelletti della tradizione al ragù e in brodo di cappone, Tagliatelle, Strozzapreti, Pappardelle, Orecchioni all’ortica e degli sfiziosi Gnocchi alla barbabietola rossa con ragù di coniglio che fanno ben comprendere come Chef Zani abbia diversi assi nella manica per stupire il palato dei propri Clienti.

I secondi piatti non sono certo da meno. Qui si distinguono le pietanze cucinate ai fornelli – come lo stinco alla birra o il coniglio nostrano all’albana – da quelle cotte alla brace tra cui spiccano Fiorentine e Costate di Angus Irlandese, Tagliate al sale o ai porcini e carni di maiale alla griglia.

Provenienti dalle abbondanti scorpacciate natalizie abbiamo scelto di iniziare la nostra degustazione con un classico tagliere romagnolo che include oltre a tutti i tagli di salumi (prosciutto, salame, coppa, coppa di testa, lardo e ciccioli pressati) anche alcuni crostini e dei tocchi di formaggio da abbinare ad una mostarda di fischi leggermente piccante. Siamo stati pienamente soddisfatti dalla qualità di salumi e formaggi, perfetti al gusto e anche come quantità, accompagnati naturalmente dall’irrinunciabile piadina.

Abbiamo proseguito con due secondi: uno ai fornelli – il Coniglio nostrano all’albana – e uno alla brace – la Tagliata al sale di Cervia e rosmarino.

Buona la tagliata dalla cottura perfetta, ma il coniglio è stato davvero squisito! Un gusto leggermente differente dalla classica preparazione romagnola al tegame grazie alla cottura nell’albana di cui si riusciva a percepire il sentore. Sono questi, che alcuni chiamano dettagli, a fare la differenza tra un piatto buono ed uno dal gusto raffinato.

Per finire ci concediamo un dolcetto, il Tortino di mele su salsa alla vaniglia, degna conclusione della nostra degustazione. Ad accompagnare le pietanze un Sangiovese Superiore dei colli faentini dal gusto armonico, ideale per i piatti scelti.

Abbiano salutato Chef Zani con l’intenzione di tornare per assaggiare i primi… hanno davvero stuzzicato la nostra curiosità.

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