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A pochi passi dal ponte vecchio e dalla maestosa rocca malatestiana che domina il centro storico di Cesena ci rechiamo a visitare Bistrot 500, un ristorante/pizzeria di recente apertura dall’anima policroma.
Siamo curiosi di conoscerlo perché abbiamo sentito parlare molto bene delle sue proposte, che vanno dalla pizza e gli hamburger gourmet alla cucina tipica romagnola.
All’entrata ci ricevono Silvia e suo figlio Umberto che ci accompagnano al tavolo che hanno riservato per noi. Silvia ci racconta che insieme alla sua famiglia gestisce un agriturismo sulle prime colline con terreni in produzione di ortaggi e uva. Le verdure utilizzate in cucina e il vino che è servito in tavola provengono dall’agriturismo, mentre nel Bistrot preparano il pane, la pasta e un’ottima piadina.
Il locale è piccolo, accogliente, arredato in stile moderno ma caratterizzato da un’atmosfera familiare. Tra le decorazioni spicca la riproduzione di un cofano anteriore di una 500, sopra il quale sono stati posizionati gli spillatori di birra la cui scelta è stata interessante perché include S. Benoit blanche, Itala pilsen e Peroni rossa. In carta scopriamo birre in bottiglia particolari e difficili da trovare come la Chouffe ed altre americane e belghe.
La carta dei vini è molto contenuta ma offre sia etichette locali sia di altre regioni d’Italia. Noi decidiamo di affidarci al sangiovese della casa (prodotto nell’agriturismo di famiglia) e che troviamo perfetto per accompagnare i sapori decisi dei piatti che andremo a degustare.
Come ci aspettavamo il menu offre piatti tipici della cucina romagnola che includono tra i primi tagliatelle, cappellacci e tortelli proposti con vari tipi di condimenti. Nelle proposte di secondi piatti troviamo una grande varietà di carni tra cui galletto, agnello, castrato, tagliata, stinco e costata. Completano l’offerta le pizze e tre tipi di hamburger a base di chianina, scottona o salsiccia. Considerando che siamo praticamente in centro (e che dopo scopriremo che le porzioni sono molto generose) i prezzi sono molto contenuti.
Su consiglio di Silvia decidiamo di saltare gli antipasti classici a base di salumi, formaggi e piadina, per dedicare la nostra degustazione ai primi piatti, e scegliamo un tris composto da “tagliatelle salsiccia e sangiovese”, “cappellacci al fossa” e “tortelli di patate, zucca e pancetta al ragù”. La pasta tirata a mano ha un’ottima consistenza in tutte e tre le pietanze, il sugo a base di salsiccia e sangiovese è molto particolare e saporito, ma rimaniamo particolarmente colpiti dai tortelli, il cui ripieno proviene dalla ricetta della nonna di Silvia e che si sposa perfettamente con l’eccellente ragù.
Proseguiamo poi con un bis di secondi composto da “hamburger di chianina con misticanza” e “galletto ai ferri” accompagnato da patate al forno. I piatti sono veramente belli da vedere, presentati con cura e fantasia. Insieme ai secondi ci viene servita la piadina e una squisita spianata fatta in casa con l’impasto della pizza.
L’hamburger è realizzato con pane scuro al carbone vegetale, cipolla di tropea caramellata, carne di chianina di prima scelta e una salsa rosa fatta in casa al formaggio fuso. Il galletto è un vero spettacolo, sia per la vista sia per il gusto, la carne è saporita e si sente che viene dalla campagna autentica. Anche le patate sono ottime, condite con sale e rosmarino e dorate al punto giusto.
In chiusura decidiamo di provare la zuppa inglese sempre fatta in casa, come al solito penso sempre di assaggiare solo un cucchiaino ma poi è talmente buona che la finisco con gusto!
Cari Silvia e Umberto, grazie della vostra accoglienza e dell’ospitalità che ci hanno fatti sentire in famiglia. Torneremo presto per provare anche la vostra pizza accompagnandola sicuramente con una degustazione delle vostre birre.
10/02/2020
Alessandro Vetturini
