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Il consumo di carne. Molto si è detto e molto si è scritto sulla carne e sugli effetti nocivi che questa avrebbe sulla salute. Premettendo che gli eccessi, di qualsiasi tipo, sono in ogni caso da evitare, vogliamo oggi spezzare una lancia a favore della carne. Difatti, un consumo corretto e moderato di questo alimento si rivela tutt’altro che dannoso per la salute dell’uomo.
Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti (2011) da alcuni scienziati del Center for Chemical Regulation and Food Safety, il paragone fra una dieta priva di carne e una dieta che include molti tagli magri dimostra che quest’ultima contribuisce a una migliore assunzione di elementi fondamentali per l’organismo come proteine, selenio, tiamina e vitamina B, senza però aumentare l’apporto di grassi totali e saturi. Inoltre, a differenza di alimenti a base di grassi o carboidrati, la carne ha elevato potere saziante.
Più in generale, mangiare carne è decisamente indicato in ogni fase della crescita e anche durante la gravidanza. Fondamentale nella costruzione dei tessuti (da accompagnare però a consistenti quantità di frutta e verdura), la carne aumenta l’introito di vitamine B, C, D e di sali minerali come calcio, ferro e iodio.
In età pediatrica è particolarmente indicata l’assunzione di una considerevole dose di ferro, elemento che previene e contrasta l’anemia, e che è contenuto nelle carni in abbondanza. Durante il resto della vita è importante mantenere una dieta equilibrata, composta con varietà e moderazione, per mantenersi in buona salute.
L’importanza della carne torna ad essere centrale nella terza età. Uno studio scientifico condotto da uno specialista del Geriatric Research Education and Clinical Center ha dimostrato che un buon apporto proteico in età avanzata riduce la fragilità cutanea, estende le capacità di recupero dell’organismo e migliora le funzioni immunitarie accorciando notevolmente i tempi di guarigione delle malattie.
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