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Il cibo spazzatura? Imbroglia il cervello, ecco perché lo scegliamo

Cibo spazzatura

 

Il junk food o “cibo spazzatura” imbroglia il cervello, per questo siamo più propensi a sceglierlo quando facciamo la spesa. La scoperta è stata fatta da ricercatori canadesi: lo riporta il nuovo sito di Sol&Agrifood, la rassegna dell’agroalimentare di qualità in programma dal 22 al 25 marzo 2015 a Verona in contemporanea a Vinitaly ed Enolitech.

Ai partecipanti allo studio è stato scansionato e fotografato il cervello durante i processi decisionali di scelta, nel corso dei quali è stato chiesto loro di valutare il contenuto calorico dei singoli alimenti. Si è così scoperto che le decisioni circa il consumo e le calorie del cibo sono legate a una parte del cervello chiamata corteccia prefrontale ventromediale. Questa è un’area particolarmente recettiva e sensibile, legata anche agli acquisti e al consumo d’impulso.

Sulla scelta del cibo gioca un ruolo essenziale l’esperienza: se un cibo provoca piacere, saremmo non solo propensi all’acquisto ma ne sottovaluteremo anche l’apporto calorico.Ma si può tornare ad amare il cibo sano? Sì ma a costo di sottoporsi a un training mentale, secondo l’americano Human Nutrition Research Center on Aging. “Noi non iniziamo la nostra vita amando le patatine fritte e odiando invece la pasta integrale – ha detto Susan B. Roberts, co-autrice dello studio -. Questo condizionamento avviene nel tempo in risposta all’alimentazione.”


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