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Covid-19 Romagna | Emilia-Romagna è in zona …

Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche 


La regione Emilia-Romagna (dati 23.07.2021)  per ora non rischia la zona gialla, anche se l’incidenza del virus è alta: circa 45 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Al 22 luglio, il tasso di occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche sono entrambi al 2%, valori che sono ben al di sotto delle soglie stabilite dal Governo per il passaggio in zona gialla. Alto, invece l’indice Rt, che misura il livello di circolazione del virus, che è passato da 0,87 della scorsa settimana a 1,35.


Per evitare le chiusure del Locali come nel 2020 inizio 2021, indipendentemente a cosa la si pensi, invitiamo le persone a rispettare le più elementari regole per proteggersi dal Covid-19. E ci sono alcuni comportamenti che dovrebbero essere adottati sempre indipendentemente dal Covid-19.

lavarsi le mani una volta arrivati al ristorante è una buona norma sempre. Anche se sono presenti i menù digitali e i classici sono usa e getta (che dovrebbero essere sempre disinfettati.). E ricordiamoci che l’amato pane, cracker e grissini si prendono con le mani!
lavarsi spesso le mani e limitare la stretta di mano, tanto cara a noi latini, per evitare che diventi un rituale pericoloso.
in presenza di assembramenti, nell’attuale stato di emergenza, come alla cassa per pagare il conto rispettare le distanze dalle altre persone e indossare la mascherina


Potete prenotare la vaccinazione Anti-Covid in Emilia-Romagna Qui


Con il decreto-legge 23 luglio 2021 n° 105 lo stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, prorogato con deliberazioni del Consiglio dei ministri del 29 luglio 2020, 7 ottobre 2020, 13 gennaio 2021 e 21 aprile 2021, è ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2021.

Saranno in “Zona bianca” le regioni nei cui territori alternativamente:

1) l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive;
2) l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti e si verifica una delle due seguenti condizioni:
2.1) il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da COVID-19 è uguale o inferiore al 15%
2.2) il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da COVID-19 è uguale o inferiore al 10% di quelli comunicati alla Cabina di regia di cui al decreto del Ministro della salute 30 aprile 2020, entro cinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. La comunicazione puo’ essere aggiornata con cadenza mensile sulla base di posti letto aggiuntivi, che non incidano su quelli già esistenti e destinati ad altre attività;

Saranno in “Zona gialla” le regioni nei cui territori alternativamente:
1) l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 50 e inferiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti, salvo che ricorrano le condizioni indicate nella lettera a);
2) l‘incidenza settimanale dei casi è pari o superiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti e si verifica una delle due seguenti condizioni, salvo che ricorrano le condizioni indicate nella lettera a):
2.1) il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da COVID-19 è uguale o inferiore al 30%;
2.2) il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da COVID-19 è uguale o inferiore al 20% di quelli comunicati alla predetta Cabina di regia entro cinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. La comunicazione puo’ essere aggiornata con cadenza mensile sulla base di posti letto aggiuntivi, che non incidano su quelli già esistenti e destinati ad altre attivita’;

Saranno in “Zona arancione” le regioni nei cui territori l‘incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti, salvo che ricorrano le condizioni indicate nelle lettere a), b) e d);

Saranno in “Zona rossa” le regioni nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti e si verificano entrambe le seguenti condizioni:
1) il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da COVID-19 è superiore al 40%;
2) il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da COVID-19 è superiore al 30% di quelli comunicati alla predetta Cabina di regia entro cinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. La comunicazione può essere aggiornata con cadenza mensile sulla base di posti letto aggiuntivi, che non incidano su quelli già esistenti e destinati ad altre attività.»

A far data dal 6 agosto 2021, e’ consentito in zona bianca esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2, l’accesso all’attivita’ di servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio, di cui all’articolo 4, per il consumo al tavolo, al chiuso

Cosa è il green pass?

Il certificato verde (introdotto dal decreto anti-Covid del 22 aprile 2021, poi modificato dal decreto del 18 maggio, e a cui il 17 giugno scorso il presidente del Consiglio Mario Draghi ha dato il via libera) è un documento che serve a dimostrare una delle tre condizioni: la vaccinazione anti-Covid, la guarigione dal Covid, l’esito negativo a un tampone antigenico o molecolare.


 

 

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