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Via dei Gessi e dei Calanchi, a piedi da Bologna a Faenza

Via dei Gessi e dei Calanchi

 

Un nuovo cammino nel cuore dell’Emilia Romagna: 7 giorni tra colline, paesaggi straordinari, campioni dello sport e cucina top

In un territorio eterogeneo dalla costa alle colline fino agli appennini l’Emilia Romagna è la regione dei cammini. Solo per citarne alcuni (sono in tutto una quindicina): Romea Strata alla Via degli Dei, la Francigena, il  Cammino di Dante… sono una rete di sentieri e mulattiere lunga più di 2000 chilometri che l’attraversano e permettono, viaggiando a piedi, la scoperta di piccoli borghi ed enogastronomia, arte e cultura. L’ultima arrivata è la Via dei Gessi e dei Calanchi, un centinaio di chilometri e molto dislivello da coprire in 7 giorni (anche se non si raggiungono dislivelli importanti) su e giù per le colline di due Parchi Regionali che si snodano da Bologna a Faenza. Il percorso è comunque sconsigliato alle persone non allenate.

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SORPRESE A OGNI PASSO – Se la parola evoca lontane reminiscenze scolastiche, il ricordo di mani imbiancate e del fastidioso stridere sulla lavagna, è una vera sorpresa scoprire da questi affioramenti (i più estesi d’Europa) che il gesso è uno scintillante cristallo quasi trasparente, pieno di luce e sfumature, che riflette con forza il sole, fragile ma prezioso per questi territori che dalla notte dei tempi lo utilizzano come materiale edile e (addirittura) edibile. I romani ne tagliavano lastre sottilissime per le finestre delle abitazioni: il rifugio Ca’ Carnè, sosta obbligata (per la sua imperdibile cucina e la birra artigianale) lungo la sesta tappa, lo usa ancora al posto dei vetri. Ma a stupire sono anche i calanchi che a ogni passo tagliano in profondità queste colline argillose. Si cammina per giorni su e giù per campagne coltivate con ordine impeccabile, tra erba medica, frumento e vigneti, coi colori che cambiano a ogni stagione, ma incise in profondità da questi solchi brulli e profondi, ripidissime pendici scavate dall’erosione delle acque e del tempo.”

TERRA DI CAMPIONI – Ma se l’Emilia Romagna è terra di cammini, è anche una regione da sempre vocata allo sport, patria di campioni. Per gli amanti di ogni disciplina, lungo la Via dei Gessi e dei Calanchi è possibile attraversare luoghi del cuore. Nella prima tappa, a Castel de’ Britti, passi accanto a casa Tomba e ti chiedi come uno dei più grandi campioni dello sci mondiale sia potuto nascere tra queste “alture” che non superano i 200 metri. A Dozza, città dei muri dipinti, è d’obbligo incontrare Fausto Pezzi, figlio di Luciano, storico gregario di Coppi e ancor più famoso direttore sportivo scopritore di Gimondi e leader della Mercatone Uno di Pantani. Fausto, se contattato per tempo, apre le porte del suo “museo” casalingo, dove conserva con passione centinaia di cimeli straordinari, dalla maglia gialla di Coppi del Tour ‘52 (in pura lana) al Garibaldi originale del primo Giro d’Italia. Scendendo verso Borgo Rivola si costeggia la casa dove ancora vive la famiglia Capirossi e, nel borgo, è luogo di culto la “Curva Capirossi” (con tanto di cartello) amatissima dai motociclisti della zona. A Riolo Terme vive Daigoro Timoncini, campione di lotta greco-romana, a Brisighella ha vissuto Lorenzo Bandini, ex pilota Ferrari morto tra le fiamme nel Gran Premio di Montecarlo ‘67, mentre a Faenza è nata la Minardi, per vent’anni in Formula 1 prima di diventare Toro Rosso e, poi, Alpha Tauri, e ha sede la Gresini Racing Team”

BUON APPETITO – Se il cammino è faticoso e le energie da spendere tante, il conforto è assicurato a ogni tappa, dove la cucina dei borghi attraversati è garanzia di ristoro di qualità. Tra tortellini e passatelli, crescentine e piadine, più un bicchiere di Sangiovese per brindare alla Via, è difficile sbagliare.”

LA GUIDA – La Via dei Gessi e dei Calanchi non ha ancora una segnaletica dedicata, ma tutti sentieri sono molto ben segnalati e con la guida (La Via dei Gessi e dei Calanchi a piedi) pubblicata da Ediciclo e scritta da Sara Zanni e Sara Cavina (che hanno ideato il cammino) e le tracce gps da scaricare si può affrontare questo itinerario in completa sicurezza.”

Fonti: https://running.gazzetta.it/
https://www.laviadeigessiedeicalanchi.it/

 


Romagna a Tavola non è l’organizzatore dell’evento ma si occupa solo della sua diffusione. Per qualsiasi informazione suggeriamo di contattare gli organizzatori.


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