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Il Fenicottero Rosa gourmet: un viaggio tra i sapori con raffinata eleganza

Il Fenicottero Rosa gourmet - Faenza - esterno

 

Oggi siamo a Faenza nella realtà della Famiglia Bucci, con Massimo e la figlia Martina, per far visita a Il Fenicottero Rosa gourmet. Un locale unico nel suo genere.
Vi si accede entrando a Villa Abbondanzi e percorrendo a piedi un parco meraviglioso di svariati ettari. Tutto intorno una vera e propria oasi naturale nella quale si scorge un laghetto dove numerosi fenicotteri rosa, affascinanti nelle loro gestualità e richiami, sfoggiano un’eleganza senza eguali. D’estate si viene accolti all’esterno, sotto un gazebo attorniato da candele, di fronte all’antica villa, a fianco della meravigliosa piscina illuminata e al cottage. Sembra di essere davvero in un luogo incantato, non certo alla periferia di Faenza in Romagna.

 

Il Fenicottero Rosa gourmet - Faenza - bollicine

 

Come benvenuto ci omaggiano con una bolla come aperitivo e un entrée a dir poco ricercata e sfiziosa: una manina che afferra un tacos verde di alga nori con un gambero rosa crudo accompagnato da una maionese al curry, un cannolino con ostriche e levastico, un gazpacho di lampone ed olio alla vaniglia e, per chiudere in dolcezza, una crème brulé di ricci di mare con limone fermentato.

Questo è il frutto di sintesi, ricerca, studio e sperimentazione di Alessandro Giraldi – lo Chef – con alle spalle un percorso formativo di rilievo che parte dalla Scuola Alberghiera di Riolo Terme passando per Villa d’Este di Cernobbio, il Noma di Copenaghen e diversi hotel lussuosi a Milano Marittima, per citarne solo alcuni.

A Il Fenicottero Rosa, tutto il pane viene prodotto in proprio, così come i grissini di polenta e semola ed una focaccia coi pomodorini molto alta e ben lievitata per farci viaggiare un attimo in Puglia. La degustazione si articola in un Menù di 4 portate decise da me, non a sorpresa dello Chef.
Tuttavia mi è stata servita anche una tartare di cervo crudo con uova di salmerino e salsa di peperoni al di fuori della mia scelta di pesce.

Ogni pietanza è stata accompagnata da un’uscita dalla cucina dello Chef o Sous-Chef per la spiegazione dei piatti, cosa indispensabile per preparazioni del genere. La mia prima scelta, la Mazzancolla cotta al barbecue, alla base una maionese al girasole, aglio nero, salicornia e lime in polvere, con l’aiuto Chef che ha completato il piatto spruzzando un pouf di lime, è qualcosa di straordinario.

 

Il Fenicottero Rosa gourmet - Faenza - Mazzancolla

 

Proseguo con la Sogliola abbinata ad un cremoso di arachidi, zucchine e caffè di cicoria.
Il sandwich di Rombo cotto nel burro di nocciola, con le avellane e misticanza, si scioglieva in bocca.

Io amo i crostacei, e l’Astice cotta nel burro di nocciola con la maionese aromatizzata all’erba cipollina ed i fagiolini mi ha lasciata davvero senza parole per la sua bontà.

 

Il Fenicottero Rosa gourmet - Faenza - Astice

 

Per concludere in dolcezza un pre-dessert (in quanto il dessert non era stato ordinato) con un assaggino di ricotta di pecora con miele di castagno, a dir poco squisita, un cioccolatino bianco con all’interno un ripieno di lampone ed un quadrato di cocomero marinato con limone e fava Tonka.

Una serata all’insegna di qualità ed eccellenza, unico suggerimento la presenza di un sommelier in sala per descrivere le caratteristiche dei vini proposti e un perfetto abbinamento vino-cibo.

Un viaggio meraviglioso tra sapori d’oriente e d’occidente, con gusto, raffinatezza ed eleganza, a Il Fenicottero  Rosa ogni dettaglio diventa cura ed armonia. Complimenti allo Chef Alessandro Giraldi, che nonostante la giovane età vanta già una significativa esperienza, al Sous-Chef ed ovviamente a tutta la brigata di cucina senza dimenticare la Chef di pasticceria Ilaria Pagan.

Annalisa Calandrini


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