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Il ristorante San Domenico festeggia 45 anni di attività

L'uovo raviolo - Ristorante San Domenico - Imola


Quarantacinque anni
e non sentirli. Sono questi gli anni del ristorante San Domenico, nel centro storico di Imola. Il locale sorge all’interno dello splendido giardino pubblico dei Chiostri San Domenico e fu aperto il 7 marzo del 1970 da Gianluigi Morini come «spazio per la felicità, dove i clienti diventano ospiti».

Per celebrare questo importante traguardo per tutto il 2015 i gestori Valentino (chef) e Natale (maitre) Marcattilii e il loro nipote Massimiliano Mascia (chef) presentano un menù speciale appositamente ideato per l’occasione.
In questi 45 anni al San Domenico si è sempre mantenuta la filosofia indicata da Morini, incarnata agli inizi dal maestro Nino Bergese. Il menù segue la stagionalità dei prodotti ma va a presentare le decine di piatti che hanno fatto la storia del ristorante.
“Quello che rende speciale questi 45 anni di attività del ristorante è la passione per questo tipo di lavoro. Il sapersi adattare al sacrificio _ racconta Mascia _ e soprattutto non seguire a tutti i costi le mode e le tendenze. La nostra cucina si è evoluta nel corso degli anni ma senza dimenticare le radici. Al primo posto c’è sempre la qualità della materia prima, ma anche la semplificazione delle ricette. Una cucina classica, alleggerita rispetto al passato, ma con lo stesso spirito e gli stessi valori, soprattutto umani. Con particolare attenzione anche all’aspetto imprenditoriale”.
I clienti che scelgono il ristorante San Domenico vengono da ogni angolo d’Italia ma anche dall’estero. Soprattutto dagli Stati Uniti. Nel corso degli anni Ottanta e Novanta, infatti, il locale aveva aperto anche a New York e oltre ad essere frequentato da divi del cinema era diventato uno dei ristoranti più famosi in America, grazie alle tre stelle ricevute dal New York Times.
A Imola tra i tavoli del San Domenico non sono mancati negli anni star dello sport, regine e principi europei. E in Italia il locale vanta dal 1977 le due stelle Michelin. “Un risultato importante _ continua Mascia _ soprattutto per la capacità di essere stati in grado di mantenere il riconoscimento in tutti questi anni”.
Il piatto per eccezione, ideato al San Domenico e esportato in tutto il mondo (con ricette simili dall’America ad Hong Kong) è l’uovo in raviolo. “Un raviolo con ripieno di ricotta e spinaci e tuorlo d’uovo che quando si va ad aprire, si scioglie e amalgama con il condimento di parmigiano, tartufo e burro nocciola _ spiega il giovane chef _ oppure in estate con una crema di asparagi e piselli. L’idea è venuta a mio zio Valentino quando era allievo di Bergese. Ci ha creduto così tanto che oggi è uno dei piatti più conosciuti e copiati al mondo. E ne siamo fieri”.

Per questi 45 anni di attività il locale ha ideato il menù speciale, che segue tutte le stagioni con piatti storici diversi mese dopo mese. Ma gli occhi sono tutti puntati al raggiungimento del 50° anniversario. “Abbiamo in mente tante idee e eventi” conclude Mascia.

Rita Celli


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