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La Piadina Romagnola Igp: un ‘Piatto unico’ sano, completo ed equilibrato

Piadina Rucola e Squaqquerone

 

Che la piadina fosse buona, già lo sapevamo. Ora, grazie alle preziose informazioni fornite da Serena Pironi, Teconologo alimentare, laureata  in Scienze e Tecnologie Alimentari, possiamo stare certi che si tratta anche di un piatto sano ed equilibrato.

Ci riferiamo però, alla versione più leggera della piadina, a base di olio vegetale (non di strutto), prediletta da chi è più attento alla salute. Ancora meglio e utilizziamo un olio extravergine di oliva romagnolo, magari dei colli di Rimini o di Brisighella, tanto per citare due Dop del nostro territorio.
L’esperta fa notare che la piadina è un prodotto è valido anche dal punto di vista nutrizionale e si sposa bene con alcuni ingredienti complementari. La materia ‘grassa’ presente nella piadina vegetale realizzata con l’olio è infatti prevalentemente insatura (quindi più ‘buona’ per chi soffre di colesterolo alto). Al suo interno non è presente lievito di birra, ma solo un agente lievitante che la rende estremamente digeribile (i nostri bisnonni usavano il bicarbonato).

Mangiare la piadina è ancora più sano se non la consumiamo al posto del pane, ma se la facciamo diventare un piatto un piatto unico grazie all’infinita varietà di farciture.

La tradizione la vede abbinata a formaggi tipo Squacquerone di Romagna DOP e rucola, verdure al gratin e/o prosciutto di Parma DOP, mentre nel riminese è tipica con sardoncini (o saraghina), radicchio e cipolla. E, tanto per rimanere in tema di prodotti certificati, i più estrosi la possono abbinare anche con Asparagi verdi di Altedo IGP, un goccio di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP ed il Formaggio di Fossa di Sogliano DOP. Tutti abbinamenti centrati dal punto di vista nutrizionale.

Simona Pironi prosegue la sua analisi affermando che la piadina è una buona fonte di carboidrati e discreta di proteine. Ma per poter rendere il ‘piatto unico’ equilibrato, occorrono le proteine nobili (da carni, pesce, formaggi, legumi) e fibre fornite dalle farciture.

Non ultimo prende in esame anche l’aspetto dell’apporto di calorie. Il piatto unico ‘piadina farcita’, pur accontentando il palato non è controproducente per la bilancia. Una Piadina di Romagna Igp farcita al prosciutto di Parma Dop rimane infatti sotto le 500 calorie (285 circa la piada all’olio vuota;  180 per i 70 gr di prosciutto per una abbondate farcitura). Anche con Squacquerone di Romagna Dop e rucola le calorie non si alzano dato che i 60 gr. circa di Squacquerone necessari per farcire a dovere la piadina pesano circa 175 calorie, che aggiunte alle 285 circa della piada all’olio vuota fa sempre meno di 500.

In conclusione un pasto a base di piadina è sempre un’ottima scelta!


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