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La rucola selvatica: un’erba spontanea che si trova un po’ ovunque

Rucola selvatica

 

La rucola selvatica è una pianta che cresce in tutti i terreni, anche in quelli sassosi. Utilizzata di regola per preparare gustose insalate, è ottima anche per pietanze più prelibate.

Appartiene alla famiglia più ampia delle Brassicaceae, la stessa di cavoli, cavolfiore e broccoli, molto noti per le loro proprietà benefiche.
A seconda delle diverse località, viene chiamata in modi differenti come ruchetta o rughetta, roca, aruca: in dialetto romagnolo viene chiamata carùgla.

Sapete quali sono le sono le principali differenze tra rucola selvatica e rucola coltivata, quella che comunemente troviamo in commercio?

Eccole qui

  • la forma delle foglie, che nella rucola coltivata sono arrotondate (nella parte superiore e soprattutto nelle foglie giovani) mentre nella selvatica sono allungate e frastagliate;
  • il colore dei petali dei fiori che nella rucola coltivata è bianco-giallastro con venature marroni, giallo intenso nella selvatica;
  • il ciclo sostanzialmente annuale della rucola coltivata (vegeta, fiorisce e produce i semi nell’arco di un anno), mentre quella selvatica è perenne (vegeta, fiorisce e produce semi per diversi anni)
  • il sapore più marcato rispetto a quella coltivata.

Potete trovare la rucola selvatica allo stato spontaneo nei terreni incolti, ai bordi delle aree coltivate, o semplicemente nei prati lontano da fonti di inquinamento

La storia della rucola viene da lontano. Pianta diffusissima nell’antichità, era praticamente venerata dagli antichi Romani, che la consideravano protettiva dello stomaco e un ottimo diuretico, analogamente al carciofo. Tuttavia, la proprietà della rucola più nota e apprezzata nell’antichità era quella afrodisiaca, infatti era la pianta dedicata a Priapo, dio mitologico simbolo di fertilità e virilità. È considerata un’erba medica o officinale i germogli e le foglie di questa benefica pianta raccolti dalla tarda primavera fino all’autunno inoltrato sono ottime sia crude e sia cotte e sono un’ottima fonte di sali minerali e vitamine.

In cucina si presta a diversi utilizzi, come queste Tagliatelle al pesto di rucola, una ricetta facile e originale. Eccola qui.

 

Tagliatelle al pesto di rucola

Ingredienti

100 g di rucola selvatica
10 foglie di basilico
100 g di pinoli
50 g di parmigiano
pepe q.b.
sale
200 ml di olio d’oliva

Preparazione

Lavate le foglie della rucola insieme al basilico. Per ottenere un buon pesto di un verde viviace occorrerà asciugare con delicatezza le verdure con un canovaccio senza rovinare le foglie, altrimenti si ossidano facilmente.
Tritate i pinoli, poi aggiungete la rucola, il basilico, il parmigiano, pepe, sale e a filo versate l’olio d’oliva, frullate fino a che non si ottiene una crema. A questo punto basta cuocere le tagliatelle e condirle con questo originale pesto alla rucola.
Impiattate e decorate con un ciuffo di pesto e basilico.


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