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Come sta andando la vendemmia 2016?
Alla grande.
Questa, in sintesi, la risposta di Coldiretti, che ha recentemente rilasciato un comunicato per informare sugli ultimi sviluppi della vendemmia di quest’anno. A quanto pare, tutto lascia presagire che si tratti di un’annata a dir poco eccezionale.
L’andamento meteorologico nei mesi primaverili ed estivi ha presentato moderate precipitazioni, ma in quantità sufficiente per favorire la corretta crescita delle viti. Nel mese di agosto, le brusche escursioni termiche fra giorno e notte hanno inoltre permesso lo sviluppo di note particolarmente aromatiche, maturando le uve in condizioni decisamente propizie.
Dopo aver anticipato i tempi nel 2015, la raccolta è rientrata nei tempi standard; in probabile aumento (5%) la produzione di vini bianchi. Si è cominciato con Chardonnay e Pinot, per poi proseguire con Malvasia, Pignoletto, Albana e Trebbiano. A partire dal 10 settembre è stato il turno dei rossi, con Merlot, Sangiovese, Cabernet, Colli IGT, per i quali è previsto invece un leggero calo.
In particolare, il 62% dei vini della regione sarà destinato a etichette IGT (43%) o DOC (22%), per il resto si tratterà ovviamente di vini da tavola. Ben 9 i vini IGT, addirittura 18 i pregiati DOC; soltanto due vini (di cui uno romagnolo) hanno ottenuto la DOCG, ovvero il Pignoletto Classico dei Colli Bolognesi e l’Albana di Romagna.
La viticoltura comprende in regione 50mila ettari distribuiti fra circa 22mila aziende, delle quali circa un terzo attua la vendita diretta al consumatore. Tale tendenza, che oltrepassa la distribuzione di secondo ordine e dunque scongiura un possibile rincaro, è in lieve ma costante crescita negli ultimi anni.
E non è un caso: oltre a portare un vantaggio economico, il contatto diretto fra consumatore e produttore permette al primo di informarsi con precisione sulle caratteristiche del prodotto, oltre a garantire una maggiore conoscenza delle sfumature, delle proprietà e dei sapori del territorio.
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