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La vittoria degli Azzurri agli Europei e il risotto della scaramanzia

Vittoria Nazionale di Calcio Euro 2020

 

Dopo oltre cinquant’anni la Nazionale di Calcio Italiana è nuovamente Campione d’Europa!

Un meritato trionfo, raggiunto ai calci di rigore, che ci ha tenuto con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo. La nostra squadra, guidata dal CT azzurro Roberto Mancini, è partita da lontano per conquistare l’ambito trofeo continentale. Diciotto mesi di preparazione con un unico obiettivo ben preciso in testa, cancellare la deludente prestazione degli ultimi mondiali nei quali non ci eravamo neppure qualificati alle fasi finali. Ci siamo riusciti e ora quell’episodio rimarrà un incidente di percorso: un numero da ricordare unicamente come dato statistico.

Non essendo il calcio un nostro argomento abituale, vogliamo riportare il discorso in un ambito a noi più famigliare e considerare la nostra nazionale sotto un altro punto di vista: quello più strettamente alimentare.

Chi segue con assiduità le vicende calcistiche, e tutto ciò che ruota attorno alla squadra azzurra, certamente saprà che oltre al preparatore atletico, i nostri campioni hanno un coach nutrizionale, con il compito di incidere sullo stato fisico degli atleti come pure su quello emotivo.
Il cibo, si sa, ha effetti non solo sul corpo ma anche sulla mente.

Ma qual è stata la dieta dei nostri giocatori?
Tre sono gli elementi base: un’alimentazione realmente mediterranea e non gourmet occidentale come spesso succede nelle squadre di club; grande attenzione all’idratazione; e infine una corretta preparazione di ogni alimento alla ricerca di gusto, leggerezza e digeribilità.

Il momento più delicato è certamente il pre-partita. Quando si gioca alla sera, la merenda diventa un appuntamento importante. Il nutrizionista della squadra Matteo Pincella racconta che “Alle 17 chef Silvesti prepara della pasta lunga con pomodoro e parmigiano. Faccio preparare anche dei toast con della fesa di tacchino e della pasticceria a base di frutta secca.- prosegue  Pincella –  Il pane è solo semi-integrale, la frutta non manca mai e preferisco che venga consumata al naturale che in frullati e centrifugati”.

Vogliamo condividere con voi una scoperta che abbiamo fatto riguardo ai riti alimentari che precedono le partite. Esiste infatti un piatto particolare che da 17 anni è cucinato prima ogni gara importante: il risotto alla parmigiana diventato a tutti gli effetti il risotto della scaramanzia.

Non ci è dato sapere quale sia la ricetta precisa, ma considerate le premesse, si tratta sicuramente di un piatto che risponde alle linee guida del nutrizionista, quindi non può che ispirarsi alla ricetta tradizionale: semplice, gustosa e leggera.

Ecco qui la ricetta del Risotto alla Parmigiana tradizionale

 

Risotto alla parmigiana

Ingredienti

Riso Carnaroli 400 g
Burro 50 g
Olio d’oliva 30 ml
Parmigiano grattugiato 60 g
Sale 1 pizzico
Brodo di carne 1 litro
Vino bianco secco 1 bicchiere
Cipolla (opzionale)

Preparazione del risotto alla parmigiana

In una padella capiente fate sciogliere metà dose del burro insieme all’olio e fate appassire la cipolla tritata.
Unite il riso e fatelo tostare per un paio di minuti a fuoco vivace, quindi sfumate con il vino bianco. Una volta che il vino è evaporato, versate sul riso un mestolo di brodo bollente, continuando a mescolare.

Quando il brodo sarà quasi assorbito, aggiustate di sale e aggiungetene un altro mestolo. Procedete in questo modo finché la cottura non sarà ultimata. A questo punto spegnete il fuoco e mantecate il risotto aggiungendo il restante burro e il parmigiano. Lasciate amalgamare il tutto e servite ben caldo.


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