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L’olio di oliva di Romagna fra “cultivar” e Dop

Olio extravergine di oliva

 

Si fa presto a dire olio di oliva di Romagna. Innanzi tutto è opportuno spendere due parole riguardo l’importanza delle diverse zone di produzione e delle varietà di ulivi. Il motivo per cui un olio presenta determinati profumi e sapori è attribuibile principalmente alla cultivar e alle caratteristiche ambientali (clima e terreno) dove vengono coltivati gli olivi.

L’olio extravergine di oliva, inoltre, è tra i pochi prodotti trasformati ai quali non viene effettuata alcuna aggiunta, quindi, a maggior ragione, rivestono un ruolo fondamentale la potenzialità intrinseca della cultivar e la sua capacità di esprimersi in una determinata zona di produzione.

Ed è in quest’ottica che l’Organizzazione di Produttori A.R.P.O – Associazione Regionale tra Produttori Olivicoli dell’Emilia-Romagna ha collaborato con le istituzioni locali per recuperare le varietà di olivo presenti sul nostro territorio da centinaia di anni. Questa attività ha portato, anche per l’olivo, come già per altre specie da frutto, al raggiungimento di una filiera di commercializzazione di piante certificate sotto il profilo genetico e sanitario.

Da questo punto di vista, in Emilia-Romagna sono state classificate, in base alle caratteristiche agronomiche e per le proprietà degli oli prodotti, 24 cultivar, di queste 12, sono cultivar autoctone della Romagna oggetto di uno studio ventennale grazie al quale sono state pubblicate delle schede elaiografiche delle piante (schede contenenti i caratteri agro-fisiologici piuttosto che strettamente morfologici-descrittivi), un valido aiuto offerto agli olivicultori per razionalizzare le fasi di raccolta e di conferimento delle olive, e quindi ad esaltare le peculiarità dell’olio prodotto

In particolare la Romagna può vantare ben due Dop: quella di Brisighella, certificata dal 1998, e Colline di Romagna la cui certificazione risale al 1992.

L’olio Brisighella, ottenuto in misura non inferiore al 90% dalla varietà Nostrana di Brisighella, è il primo olio extra vergine di oliva commercializzato con l’etichetta Dop dell’Unione Europea. L’olio si caratterizza per un fruttato medio o intenso, prevalentemente amaro e piccante con netti sapori di carciofo e pomodoro.

La Dop “Colline di Romagna” è invece riservata all’olio extra vergine di oliva ottenuto dalle  varietà di olive: Correggiolo, nella misura minima del 60% e Leccino, nella misura massima del 40%, però possono essere presenti altre varietà locali minori quali, Pendolino, Moraiolo e Rossina, fino ad un massimo del 10%. L’olio ottenuto è di colore che va dal verde al giallo oro e presenta un aroma intenso di oliva, accompagnato da sentori di erba appena tagliata. Mediamente amaro e piccante, si caratterizza per un retrogusto che ricorda note di mandorla, carciofo e pomodoro.

L’olio di oliva prodotto in Romagna è quindi un olio di grande pregio, dalle rinomate proprietà organolettiche, ancora poco conosciuto e apprezzato per la sua effettiva qualità.


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