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Da lunedì 26 febbraio a domenica 3 marzo 2024 torna Lòm a Mêrz

Lom a Merz 2024

Lòm a Mêrz

Anche nel 2024 torna a rivivere l’antica tradizione dei Lòm a Mêrz (i lumi di marzo). La Romagna, una terra storicamente vocata all’agricoltura, ogni anno alla fine di febbraio perpetua gli antichi riti propiziatori. Una specie di fuochi magici, che gli antenati accendevano per scongiurare la malasorte e le avversità meteorologiche. In particolare la tradizionale manifestazione organizzata dall’Associazione Il Lavoro dei Contadini prende il via il 26 febbraio e promuove eventi fino al 3 marzo 2024.

Le origini di Lòm a Mêrz

I falò propiziatori erano un’usanza con la quale si intendeva celebrare l’arrivo della primavera e invocare un’annata favorevole per il raccolto nei campi, ricacciando il freddo e il rigore dell’inverno. Un significato preciso: incoraggiare e salutare l’arrivo della bella stagione, bruciando i rami secchi e i resti delle potature.

Ogni anno, negli ultimi tre giorni di febbraio e nei primi tre di marzo, ci si radunava nelle aie, si intonavano canti e si danzava intorno ai fuochi (al fugarèn), mangiando, bevendo e soprattutto divertendosi.

Lòm a Mêrz 2024

La tradizione si ripete di Lòm a Mêrz, dopo il tramonto, dal 26 febbraio al 3 marzo, nelle aie delle case di campagna in vari comuni delle Provincie di di Ravenna, Forlì e Bologna. La tradizionale manifestazione,  si svolgerà comunque, nel rispetto delle limitazioni imposte dalla situazione sanitaria.

Il programma prevede 7 giornate dedicate ai Fuochi che si svolgeranno nelle aie di aziende agricole, agrituristiche, in ristoranti e altri luoghi della cultura rurale. L’accensione dei Lumi, è un richiamo ad andare in campagna per conoscere la terra, le piante, gli animali, i cortili, gli orti, i giardini. Un’occasione per guardare la luna e le stelle scaldandosi attorno al fuoco e facendo amicizia con chi la terra la vive ogni giorno.

L’Associazione “Il Lavoro dei Contadini” dall’ ormai lontano 2000, ha cercato di tracciare un nuovo solco con i Lumi a Marzo, con rinnovati obiettivi che intendono essere un invito per mettersi in viaggio in queste terre di Romagna, nelle quali si trova ancora un amore per il cibo tipico, sano, dove si possono ritrovare e condividere le tradizioni, usanze e valori della coltura contadina.

Tema della manifestazione 

L’edizione 2024 propone come tema “ABITARE LA TERRA, le antiche case custodiscono i ricordi”, naturale prosieguo di quello della Mezzadria, scelto per l’ edizione 2023.

Il programma prevede oltre trenta eventi, durante le  giornate dedicate ai Fuochi, che si svolgeranno nelle aie di aziende agricole, agrituristiche, in ristoranti e altri luoghi della cultura rurale in diversi Comuni della Romagna.

La casa colonica, sentimento di un tempo che custodisce ricordi, diventa spunto per una riflessione tra presente, passato e futuro del territorio agricolo della Romagna.  È l’occasione per  lanciare un piccolo appello a riflettere su come mantenere e recuperare il patrimonio rurale della Romagna, in alcuni casi svilito da discutibili interventi umani e recentemente purtroppo e profondamente segnato dalla forza devastante della Natura.

Un’iniziativa che vuole essere uno stimolo propositivo a “ri-pensare”, – attraverso ciò che resta di queste case, spesso ruderi – alle pratiche consolidate nei secoli di dinamiche di vita, di mantenimento del paesaggio e di manutenzione dei territori coltivati. È indispensabile ritrovare un’equilibrio di salvaguardia e rispetto, che spesso sembrano sfuggiti di mano.

E allora si vola tra i ricordi del passato, quando la casa rurale era ambasciatrice del ciclo di nascita-vita- morte dei suoi occupanti. Era luogo d’incontro sull’aia – spazio vitale di lavoro, riposo ma anche di svago – vestendosi a festa in occasione di trebbi e veglie.
I Contadini con il lavoro delle mani portano ogni giorno nelle nostre tavole il cibo.
E adesso, come allora, nella fatica dei contadini si può leggere una storia di lavoro, dignità, fallimenti, ma anche di successi, valori e di innovazione.
Per il periodo dei Lumi, a rafforzare un tema così sentito, verrà allestita una Mostra alla Galleria di Arte Molinella a Faenza dal 26 febbraio al 7 marzo 2024. In occasione dell’inaugurazione sarà proposto anche un incontro con esperti del settore.

Programma 2024

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Il Lavoro dei Contadini

“IL LAVORO DEI CONTADINI” nasce dalla volontà “spontanea e autonoma” di un gruppo di persone che si incontrano nel 2000 in occasione della partecipazione ad un corso di formazione sul Marketing Territoriale.
“Il lavoro dei contadini” è il nome che Paul Scheuermeier aveva dato come titolo a due volumi nati da un lungo viaggio nelle campagne Italiane dopo la prima guerra Mondiale. Dal 2008 è costituito come Associazione, con oggi 15 soci, che hanno un obiettivo comune: promuovere il territorio, valorizzando i prodotti eno-gastronomici tipici, la “cucina di casa”, cercando di recuperare e trasmettere tradizione, arte, cultura contadina e i valori “antichi” del mondo rurale, l’amore per la Romagna, attraverso iniziative che, in base alle occasioni e agli eventi, coinvolge aziende agricole e agriturismi, artigiani, artisti, giornalisti, scrittori, comunità e associazioni, istituzioni e organismi pubblici e privati.


Per informazioni
IL LAVORO DEI CONTADINI APS
Faenza (Ra)
Cell 339 4939961
E-mail: [email protected]


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