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Il Pagadebit, per brindare alle feste con un sorso di Romagna

Pagadebit di Romagna

I veri intenditori non bevono vino… degustano segreti

Il vino, un po’ come la Romagna, è da sempre simbolo di ospitalità e convivialità. Oggi però, l’enologia romagnola è anche portavoce di un territorio e soprattutto di qualità. L’impegno dei produttori locali per assicurare al vino romagnolo una rinnovata immagine, ha trovato riscontro in tempi recenti con la conquista di numerose etichette made in Romagna.

Il Pagadebit

A questo proposito, parliamo oggi di un vino 100% Romagnolo. Il Pagadebit. Coltivato nell’entroterra e sui pendii delle colline romagnole, è uno dei vitigni simbolo della Romagna, la cui importanza ha ricevuto nel 1989, il riconoscimento ufficiale di D.O.C. (Denominazione Origine Controllata).

Non tutti sanno che il nome curioso, dal dialetto romagnolo “paga debiti”, deriva dal nome locale dato al vitigno Bombino Bianco, concorrente almeno per l’85% nella formazione del suo uvaggio. Grazie alle sue proprietà, tra cui la resistenza agli agenti atmosferici, il vino era prodotto dal contadino in grandi quantità e utilizzato per pagare i debiti contratti nelle annate peggiori.

Era infatti usanza consolidata tra i contadini quella di stipulare concordati “sulla parola”, i cosiddetti Pagadett , da cui “Pagadebit” ovvero “Paga i debiti”.

È dunque sufficiente il nome di questo caratteristico vitigno per aprire e sfogliare un’antica pagina di storia contadina, dove usanze e tradizioni di un tempo lontano narrano le vicende di una passione mai dimenticata, quella per nettare più prezioso della terra. Il vino.

Caratteristiche e abbinamenti

Color giallo paglierino e sfumature tendenti al verde; profumo floreale che sorprende per la sua nota aromatica. Il Pagadebit ha sapore asciutto, armonico, gradevole e delicato. È prodotto nelle tipologie secco e amabile; come vino fermo e frizzante.

E oggi? Di certo non ha più la storica funzione di “pagare i debiti”, ma si rivela un vino estremamente versatile, ottimo abbinato ai piatti della tradizione romagnola.

Antipasto con piadina e salumi. Frittate con verdure. Minestre in brodo o crostacei. L’abbinamento migliore è il Pagadebit secco, leggero e piacevole per il palato.

Il suo basso titolo alcolometrico (minimo 10,5% di alcol) e la sua freschezza, rendono poi un calice di Pagadebit amabile ideale per concludere un pranzo in dolcezza con un dessert al cucchiaio.

A Forlì, al Podere Dal Nespoli, potrete degustare questo vino e brindare al Natale con un sorso di Romagna!

RaT


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