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La Piadina romagnola ambasciatrice della Romagna in quattro capitali d’Europa

 

Farina, acqua, sale, strutto o olio d’oliva ma con Indicazione Geografica Protetta. E così, dopo l’Igp ottenuto lo scorso 4 novembre 2014  dalla Commissione europea, la piadina romagnola vola in quattro capitali europee e porta la Romagna nel mondo. 

Ed è solo una delle iniziative messe in campo per celebrare questo importante riconoscimento dal Consorzio di Promozione della Piadina Romagnola.

Il carnet delle iniziative è ampio. Già sono in campo nel 2015 quattro educational sulla Piadina Romagnola con dimostrazioni che toccheranno quattro capitali europee: Berlino, Parigi, Londra, Madrid. E ancora, il Consorzio prenderà parte a due importanti appuntamenti di settore a Parigi (Sial e Parizza), così come sarà presente a Expo 2015 insieme alla Regione Emilia Romagna con una serie di iniziative (degustazioni, laboratori, workshop con la stampa estera, incontri e tanto altro).

Prima ancora, il 28 dicembre 2014, ai Magazzini del Sale a Cervia grande festa con l’anteprima Piadina Romagnola IGP nell’ambito della tappa invernale di Tramonto DiVino per il fine settimana di Capodanno sulla Riviera. Agli antichi Magazzini del Sale la piadina sarà protagonista insieme alle migliori etichette del cibo e del vino della nostra regione, con uno spazio dedicato a dimostrazioni, laboratori, show cooking.

Nel mese di febbraio invece appuntamento con Beer attraction a Rimini Fiera insieme ai consorzi Mortadella Bologna IGP e Salumi Piacentini DOP, nell’area street food.

“Sono solo alcune delle iniziative che ci vedranno in Italia e nel mondo a presentare e promuovere la Piadina Romagnola – afferma il Presidente del Consorzio Elio Simoni – La certificazione IGP ci ha dato una marcia in più in tutti i sensi: prima, quando andavamo all’estero, a garanzia del prodotto ci chiedevano questa certificazione, e il non averla ci rendeva ‘deboli’ sui mercati; oggi si aprono tante nuove porte perché al binomio Piadina-Romagna possiamo aggiungere una qualità certificata a livello europeo”.

Le ragioni del successo della Piadina Romagnola, sono da imputarsi alla varietà delle proposte e alla semplicità di realizzazione, veloce, pronta e adatta in qualunque momento della giornata. Un ‘cibo’ alla romagnola che è diventato anche un business. I numeri lo testimoniano.

La produzione di Piadina nel suo insieme (Romagnola e non) nel 2013 è arrivata alla cifra di 61.000 tonnellate (51.000 ton. da aziende artigiane; 10.000 ton da chioschi, gastronomia, ristoranti), di cui il 75% è prodotto in Romagna. Il fatturato alla produzione, sempre riferito al 2013, è di 125 milioni di euro: 105 milioni da aziende artigiane, 20 milioni da chioschi, ristoranti, gastronomie.

Il prodotto confezionato viene venduto per il 76% nella grande distribuzione (Gdo), per il restante 24% nel canale Horeca.

Guardando alle aree di vendita, la Piada si afferma come prodotto nazionale, con il 32% nel Nord-Est, il 31% nel Nord-Ovest, il 18% al Centro, il 19% al Sud, mentre il 10 % circa è destinato al mercato estero.

Con il riconoscimento IGP in via transitoria solo su scala nazionale, dal settembre scorso alcune aziende artigiane hanno iniziato a produrre piadina Romagnola certificata. Le pioniere lo scorso anno sono state 13 aziende, salite ad oggi a 23. Interessanti i numeri di produzione della Piadina Romagnola certificata IGP che hanno toccato quota 11.300 tonnellate, per un fatturato, alla produzione, di 27 milioni di euro. In sostanza il 22% della Piadina prodotta, ad oggi, è certificata IGP come Piadina Romagnola.


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