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Quanto conosci la Birra? Ce lo insegna il Beer Specialist!

Boccale di birra

Quanto conosci la birra?

Credo sia necessario parlare ancora di birra nel nostro paese, il paese del vino per eccellenza, perché ancora non si conosce del tutto. Quando organizzo le serate o i corsi ci sono ancora persone che mi chiedono: quali sono gli ingredienti della birra o dove è nata o a cosa serve la schiuma o come si degustano le birre. Spero qui di rispondere alle domande o ancor meglio alle curiosità sul mondo delle birre.

Ingredienti

Per fare la birra si ha bisogno soltanto di 4 ingredienti: i cereali, l’acqua, il lievito, il luppolo. E probabilmente è proprio la semplicità di questi ingredienti che hanno reso questa bevanda una delle più buone e consumate al mondo.

A cosa serve la schiuma

La schiuma è probabilmente uno dei caratteri più distintivi e affascinanti della birra, capace di distinguerla dalle altre bevande alcoliche. Essa contribuisce a trattenere i profumi e ritardare l’ossidazione. Però non tutti gli stili di birra o le nazioni da dove provengono hanno una schiuma uguale, come ad esempio in Belgio dove dovrà essere abbondante e persistente o come nel Regno Unito dove non dovrà superare una o due dita d’altezza o alcuni stili tedeschi molto simili al Belgio.

Dov’è nata?

Considerando le scoperte fatte fino adesso possiamo affermare che la birra è nata in Mesopotamia ed Egitto.

Come si degusta?

La degustazione di una birra avviene in base al grado di amaro e non al grado alcolico. Il grado di amaro si rileva dalla quantità di luppolo presente. Il luppolo in natura oltre ad essere un ottimo conservante è anche l’ingrediente che dona alla birra la nota di amaro se inserito durante la fermentazione e la nota di aroma se inserito a freddo.

Perché in Italia è meglio non usare le parole “artigianale” e “doppio malto”?

Entrambe non hanno alcun significato. Nel primo caso non essendoci nel nostro paese un disciplinare che determini cosa differenzia una artigianale da una industriale, mi limiterei a rispondere: NON PASTORIZZATA, NON FILTRATA, SENZA CONSERVANTI NÈ AGGIUNTA DI ANIDRIDE CARBONICA.

Nel secondo caso, la parola “DOPPIO MALTO” non determina uno stile di birra, ma una legge creata da un politico negli anni 90 in Italia per tassare le birre con un più di 7 gradi alcolici. Ad esempio: Se andassimo in un pub all’estero e ordinassimo una doppio malto ci faremmo riconoscere subito e ci servirebbero un bicchiere vuoto.

La birra dovrà essere chiamate con il nome del proprio stile di appartenenza

Per meglio semplificare la conoscenza delle birre, si potrebbe concludere questo piccolo racconto, affiancando per esempio gli stili più conosciuti con la propria nazione di appartenenza:

GERMANIA: WEISSE, HELLES, LAGER
BELGIO: BLANCHE, BELGIAN STRONG ALE, TRIPEL, SAISON
INGHILTERRA: IPA, BITTER, STOUTSTATI UNITI: NEIPA, APA
REPUBBLICA CECA: PILS
ITALIA: IGA (ITALIAN GRAPE ALE)

 

Strohriegel Lorenzo “esse”
Beer specialist da oltre 10 anni |Consulenza, Formazione e Vendita per i locali

Instagram: lorenzo.esse  | Mail: [email protected]

 


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