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Al Vecchio Convento a Portico di Romagna: una tradizione lunga 50 anni

Al Vecchio Convento - Portico di Romagna

 

Al Vecchio Convento è un albergo diffuso (3 stelle) ed un Ristorante gourmet con una lunga storia, che la famiglia Cameli porta avanti da oltre 50 anni.

Aperti dal 1975 grazie al babbo Giovanni ed alla mamma Marisa, si sono distinti subito per essere stato il primo Albergo diffuso dell’Emilia Romagna. Un modo per far respirare maggiormente al turista l’aria della borgata del paese, Portico di Romagna, una delle prime località sulla Statale 67 Tosco Romagnola che si inerpica fino al Passo del Muraglione verso la Toscana.

Secondo un’antica leggenda popolare, si narra proprio che il “sommo poeta” Dante Alighieri e l’amata Beatrice si sarebbero conosciuti proprio in questo borgo.

Collocato in un bellissimo palazzo in stile fiorentino del XVIII secolo, nel quale si respira un’atmosfera romantica e poetica, oggi le camere sono 15, a cui bisogna aggiungere alcuni appartamenti dislocati nel centro storico, tutti arredati nel rispetto dell’ambiente e della tradizione.

Matteo Cameli, chef e titolare, assieme alla famiglia, ama sperimentare. È un innovatore, diplomato allo Ial ha fatto esperienza in giro per il mondo, in locali noti come il Noma a Copenaghen e in locali stellati a Stoccolma. Qui ha iniziato ad apprendere ed amare le fermentazioni e possiamo solo affermare che gli riescano molto bene.

“Il gusto e la bontà devono essere al centro del piatto” –  afferma Matteo – “mi piace sperimentare piatti fuori dal comune come Tagliolini al polline fermentato o Tortelli ripieni di ricotta fermentata, ma il piatto dev’essere buono anche se innovativo ed originale“.

Nelle sue preparazioni utilizza unicamente materie prime a “chilometro zero”: tartufi, funghi, cacciagione, prodotti dell’orto, salumi e formaggi dei migliori produttori della zona. In aggiunta, dalla primavera all’autunno, l’orto fornisce ingredienti biologici di prima qualità oltre che erbe raccolte per campi.

Dopo aver provato le razze bovine romagnole, ora la carne proviene dalla mucca pezzata nera, mentre la pasta dev’essere fatta in casa, un must in Romagna. Anche il pane è prodotto nel loro forno VerdeOlmo a Rocca San Casciano. Qui si utilizzano grani antichi, lievitazioni lente di almeno 48 ore e pasta madre acida con diverse farine: integrali, al farro e semi vari.
Pure le composte che utilizzano nelle colazioni dell’albergo sono prodotte in casa. Infine i dolci non sono troppo dolci, Matteo non ama esagerare con lo zucchero.

“Uno dei complimenti più belli è vedere i piatti puliti“  – ci racconta Matteo –” addirittura una volta un signore, dopo aver mangiato un piatto si è commosso, forse ricordandosi sapori di una madre scomparsa”.

In sala la regina è Marisa Raggi, la mamma di Matteo e Massimiliano, che accoglie gli ospiti e propone loro le varie specialità gastronomiche, mentre per il miglior abbinamento cibo- vino ci pensa Matteo, il sommelier, che consiglia la bottiglia giusta scegliendola tra le circa 150 etichette sistemate in una bellissima cantina in porfido di tufo. Le referenze spaziano su tutto il territorio nazionale, dando rilievo ai vini locali della Romagna e della Toscana.

Massimiliano e Matteo, assieme alla Pro Loco locale, organizzano inoltre la manifestazione “Chef sotto il Portico” che ogni anno (la seconda domenica di luglio) porta chef famosi da tutta Europa, riuscendo a trasformare questo piccolo borgo in un grande ristorante stellato all’aria aperta.

I progetti per il futuro sono diversi, una piccola Spa con piscina a vista sul giardino, ed una scuola di cucina con 10 postazioni più la postazione dello Chef, dentro casa di Beatrice e per finire il recupero di un vecchio mulino di Portico per creare una Villa con piscina per rilassarsi. Diciamo che basta è avanza!


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