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Appunti di degustazione: Spacciodivino San Giovanni in Marignano

Spacciodivino Osteria - San Giovanni in Marignano

 

A San Giovanni in Marignano Via XX Settembre è la via principale del paese su cui sorgono palazzi settecenteschi e ottocenteschi. Su questa via, a cui si accede dalla piazza principale attraversando una antica porta/torre, potete trovare l’Osteria Spacciodivino. Un piccolo gioiello nato dalla passione di un fratello e una sorella che hanno creduto in un sogno e in otto anni sono riusciti a realizzarlo.

Annalisa è la regina in sala e Matteo il padrone in cucina, ma in tutto il locale si respira un’aria di famiglia. I loro occhi hanno uno sguardo fiero, lo stesso sguardo di chi è soddisfatto del proprio lavoro e stasera io e Luana avremo l’opportunità di constatarlo con i nostri sensi.

Ci riservano un tavolino in fondo ad una piccola saletta, calda e accogliente, contornata da pareti con appese vecchie foto in bianco e nero di famiglia e ritratti di abitanti del piccolo Borgo. In un angolo padroneggia un’antica stufa, come quelle immancabili nelle case di una volta. Il locale dispone di due salette intervallate da un arco in mattoni a vista dal quale scende una tendina composta di tappi di sughero davvero decorativa e in linea con il nome dell’osteria.

La mise en place è essenziale con un richiamo al passato, dato da una piccola bottiglia in vetro che, come tappo, ha dei bottoni madreperlati, tipici delle scatole del cucito delle nonne.

Ad accompagnare la nostra degustazione, ci viene servito un Sangiovese Superiore Maria Galassi, un’Azienda di Paderno, immersa nelle colline di Cesena. Il calice si presenta di un bel rosso rubino, al palato è fresco, con una buona mineralità e profumato al punto giusto.
Ci preannunciano che la cena sarà a base di prodotti di stagione, infatti iniziamo con due antipasti che presentano i colori e i profumi dell’autunno e anche della Romagna.

La prima proposta è lo Sformatino di zucca e patate con pioppini saltati e fonduta di fossa.
La consistenza è invogliante e il sapore equilibrato; la dolcezza della zucca viene resa meno intensa dalla patata, mentre i pioppini e la fonduta di Formaggio di Fossa danno carattere al piatto. Da vere golose, non possiamo rinunciare a fare una scarpetta con il pane fatto in casa per raccogliere la deliziosa crema di formaggio.

 

Sformatino di zucca e patate con pioppini saltati e fonduta di fossa
Sformatino di zucca e patate con pioppini saltati e fonduta di fossa

 

Il secondo antipasto è rappresentato dalla Crostatina di cipolle con spuma di caprino e coulis di pomodoro.
La forma è tradizionale e casalinga, con stringhe e bordi rosolati e con una ricca e dorata farcitura. In bocca è fragrante e gustosa, arricchita da bacche di pepe rosa che danno un gradevole tono speziato. I ciuffi di caprino e le gocce di coulis di pomodoro sono disposti nel piatto intorno alla crostatina come a voler richiamare l’idea di un girasole. Il gusto contadino della cipolla si unisce piacevolmente alle salse proposte che insieme ci lasciano un buon sapore in bocca.

 

Crostatina di cipolle con spuma di caprino e coulis di pomodoro - Spacciodivino
Crostatina di cipolle con spuma di caprino e coulis di pomodoro

 

Proseguiamo con due primi di cui uno sapientemente realizzato a mano dallo chef Matteo, si tratta di uno dei suoi cavalli di battaglia: Passatelli al carbone vegetale al tartufo nero.
Il colore bruno della pasta è originale e incuriosisce, al palato non delude, anzi, è sodo e rugoso pronto ad accogliere qualsiasi condimento. La leggera emulsione di burro e panna avvolge completamente il passatello dalla inaspettata nota cromatica che viene esaltato dai petali di tartufo nero, uno dei protagonisti indiscussi dell’autunno.

 

Passatelli al carbone vegetale al tartufo nero
Passatelli al carbone vegetale al tartufo nero

 

La seconda proposta di primo consiste in un Raviolo ripieno di ricotta e spinaci con zucca e porcini.
Semi di zucca croccanti e goccioline color spinaci decorano la pasta ripiena che, grazie al suo color oro, brilla nel piatto; la cottura è perfetta e il sapore davvero squisito. Troviamo l’accostamento della zucca con i porcini molto indovinato; entrambi gli ingredienti hanno un gusto deciso ma nessuno annulla l’altro, anzi, insieme formano un sodalizio perfetto. La farcia più delicata dei ravioli s’incontra con il condimento saporito dando luogo ad un primo piatto dal sapore piacevolmente persistente.

 

Raviolo ripieno di ricotta e spinaci con zucca e porcini
Raviolo ripieno di ricotta e spinaci con zucca e porcini

 

Prima di passare ai dessert veri e propri, ci omaggiano di qualche scacco di ciambella fatta in casa: consistente, ma soffice e ricoperta da deliziosi zuccherini alla quale ovviamente non sappiamo resistere.

 

Ciambella fatta in casa
Ciambella fatta in casa

 

Con il palato ancora dolce, ci prepariamo ad assaporare le ultime due portate della nostra degustazione che saranno appunto due dessert accompagnati da un piccolo calice di Albana passito dell’Azienda Agricola La Sabbiona di Faenza dal colore giallo dorato e molto aromatico.
Iniziamo con un semifreddo che qui allo Spacciodivino chiamano Assomiglia all’affogato, si tratta di un Semifreddo al gianduia con crema inglese al caffè e grattugiata di tartufo.

 

Semifreddo al gianduia con crema inglese al caffè e grattugiata di tartufo
Semifreddo al gianduia con crema inglese al caffè e grattugiata di tartufo

 

In effetti sembra proprio di vedere l’intramontabile classico affogato, ma la trovata del tartufo sopra rende questo dolce unico e originale. La freschezza data dal semifreddo ripulisce la bocca lasciando un retrogusto particolare. Gianduia, caffè e tartufo formano un trittico che funziona!
Ed ora arriva la portata riservata ai più golosi: Cheesecake al Raviggiolo con coulis di lamponi.

 

Cheesecake al Raviggiolo con coulis di lamponi
Cheesecake al Raviggiolo con coulis di lamponi



Alla vista è raffinato, il bianco della torta che ospita qualche lampone color rubino ci tenta immediatamente. Il Raviggiolo, questo formaggio tipico delle valli dell’Appennino tosco-romagnolo, dona al dessert una consistenza molto tenera e un sapore delicato leggermente burroso che viene contrastato dai toni aspri del frutto rosso abbinato. Una portata che conclude la nostra degustazione davvero in bellezza.

All’Osteria Spacciodivino di San Giovanni in Marignano, potete trovare sia proposte a base di carne, ma anche, come nel nostro caso, ottime alternative a base di verdure e prodotti di stagione del territorio, elaborati con gusto e serviti con attenzione e cura.
L’essenza indiscussa di questo locale è l’aria di famiglia che si respira in ogni angolo, sensazioni che Annalisa e Matteo riescono a trasmettere con il loro lavoro e con l’ambiente che hanno creato a loro immagine.
Un luogo dove mangiar bene e star bene perché come diceva Mazzini: “La famiglia è la Patria del cuore”.

Valentina Mancini e Luana Pasquinelli

Data degustazione giovedì 7 ottobre 2021.


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