In Romagna, e in altre regioni d’Italia, gli agretti, noti anche come barbe di frate o lischi, sono un tesoro culinario stagionale, disponibile solo per pochi mesi all’anno. Ogni zona ha un nome diverso per questa pianta, spesso legato al dialetto locale. Le sue foglie sottili, di un brillante verde, ricordano l’erba cipollina, ma il sapore è totalmente diverso: leggermente acidulo, con una consistenza più piena e succosa. La *Salsola soda*, questo il nome scientifico, è una miniera di nutrienti: potassio, caroteni, vitamina B3, vitamina C e calcio, che le conferiscono proprietà depurative. Contribuisce all’eliminazione delle tossine e alla riduzione del colesterolo. Con sole 17 calorie per 100 grammi, possiede anche proprietà tonificanti e rinfrescanti. Curiosamente, la *Salsola soda* è una pianta molto nota, quasi tutti l’hanno vista nei film western, ma pochi ne conoscono il nome: è l’arbusto che rotola nel vento. Gli agretti, in cucina, sono i giovani germogli e rametti più teneri, quelli più vecchi sono infatti troppo legnosi. Il nome “soda” deriva dalla sua capacità di rilasciare carbonato di sodio quando bruciata; fino all’Ottocento, questa caratteristica ne ha fatto una importante fonte industriale di soda. In cucina, questi ortaggi dal sapore acidulo possono essere lessati o cotti al vapore. Eccellenti come contorno, semplicemente conditi con olio extravergine d’oliva e limone, sono perfetti per frittate, primi piatti e torte rustiche. Un classico è la frittata agli agretti, diffusa ovunque si coltivi questa pianta.
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