La cucina di Imola, città sospesa tra Emilia e Romagna, riflette la sua posizione geografica e storica. Se amministrativamente appartiene a Bologna, i suoi legami con la Romagna sono profondissimi, soprattutto in ambito gastronomico. La cucina imolese, come quella romagnola, è essenzialmente rurale, basata su minestre, ragù, frutta e verdura di stagione, vino e formaggi locali. A differenza del temperamento più “urbano” di Bologna, Imola conserva un’anima più “contadina”, tipica delle comunità romagnole. Proprio in questa terra di confine nasce un prodotto da forno singolare, né emiliano né romagnolo: le Streghette, un sostituto del pane molto apprezzato nel territorio. Questi croccanti quadratini, di forma romboidale o rettangolare, sono preparati con farina 00, strutto, acqua, lievito e sale, cotti a 220° per circa dieci minuti. (scopri la ricetta) Il risultato è un delizioso cracker, inedito nelle province limitrofe, perfetto per accompagnare salumi (come l’eccellente mortadella) e formaggi freschi, ideale per un aperitivo con un buon vino bianco. A differenza di quanto si potrebbe pensare, la loro storia non è antica: le Streghette nascono negli anni ’60 grazie all’iniziativa del panificio Luigi Darchini e di altre attività locali, riscuotendo subito un enorme successo e divenendo in breve tempo un simbolo della panetteria imolese.
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