Ricordate il “vuoto a rendere”? Negli anni ’80, quando le bottiglie di vetro dominavano e la raccolta differenziata era agli albori, era una pratica comune. Dal 10 ottobre 2017, grazie a un progetto pilota del Ministero dell’Ambiente, questa abitudine ecologica potrebbe tornare a far parte della nostra routine quotidiana, almeno per le bevande consumate in bar, ristoranti e alberghi aderenti all’iniziativa. Una vetrofania apposta all’ingresso identificherà gli esercizi commerciali partecipanti. La sperimentazione, della durata di un anno, prevede la restituzione di bottiglie riutilizzabili di birra e acqua minerale, in vetro o plastica, con rimborso della cauzione pagata al momento dell’acquisto. Già adottato con successo in altri Paesi europei, il sistema mira a promuovere la sostenibilità ambientale, riducendo i rifiuti e incentivando il risparmio, come dichiarato dal ministro. Il “vuoto a rendere” enfatizza il riutilizzo e il riciclo, consentendo a contenitori resistenti (da 0,20 a 1,5 litri) di essere impiegati oltre dieci volte prima dello smaltimento. Un sistema di monitoraggio valuterà l’efficacia del programma, al fine di una possibile estensione ad altri prodotti al termine del periodo di prova.
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