Esperienza Gastronomica all’Hotel Classicano: Un Viaggio di Sapori Romagnoli

Ogni visita a un nuovo ristorante è un’avventura, e questa volta ci ha condotti a Madonna dell’Albero, in provincia di Ravenna, all’Hotel Classicano. La nostra esperta gastronomica, Marta, ci racconta la sua esperienza. Accolta dalla famiglia Bernardi – Laura, che gestisce l’amministrazione, Federico, il sommelier, e Walter, il patriarca che guida l’attività – Marta ha scoperto un luogo ricco di storia. L’hotel e il suo ristorante, Il Classicano, risalgono agli anni ’50, vantando una spaziosa sala principale e una più intima saletta con camino, orgoglio di Walter, che ha dedicato 74 anni della sua vita alla ristorazione, 22 dei quali proprio in questo luogo. La sua storia, costellata di aneddoti divertenti, è intrisa di amore per la moglie Laura, con cui condivide mezzo secolo di vita, una commovente testimonianza del suo carattere. Ogni giorno, Walter e la sua chef, Maria Tiziana, abruzzese di origine, selezionano gli ingredienti freschi per creare i piatti del giorno. La cena di Marta è stata un viaggio a base di pesce. Un’opera d’arte culinaria, “Gamberi su crema di burrata e carciofino fritto”, ha deliziato il palato con un gioco di consistenze e temperature, un vero spettacolo di colori: il candore della burrata, il rosa dei gamberi, il giallo-verde del carciofino, impreziosito da un tocco di fucsia. Questo capolavoro è stato accompagnato da un Burson metodo Charmat, un vino rosato romagnolo, scelto da Federico, le cui bollicine affinate con il metodo Charmat donano finezza ed eleganza. A seguire, “Passatelli alle vongole veraci, pomodorini e gamberetti con scaglie di formaggio di fossa grattato al momento”, un’armonia di sapori e colori: il giallo oro dei passatelli, il rosso dei pomodorini, il bianco del pesce, esaltati dalle note intense del formaggio di fossa e dal profumo di limone dell’erba luigia. L'”Insalata di seppia su misticanza e agrumi” ha offerto un equilibrio tra gusto e leggerezza, un contrasto di sapori dolci e aciduli che rinfresca il palato. La cena si è conclusa con il “Caffè Gourmand”, una rivisitazione del classico dolce parigino: un tripudio di mascarpone, cioccolato, crema chantilly e frutti di bosco, una festa per i sensi che ha suggellato un’esperienza indimenticabile. Un viaggio nel tempo e nei sapori, un’esperienza che consigliamo vivamente. [Visitato il 29.10.2019]

Redazione

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