Nel 2002, a Milano Marittima, ha aperto le porte il Sale Grosso, un raffinato e contemporaneo ristorante di pesce. Leda e Maurizio, i proprietari, infondono in ogni piatto la loro passione per l’ospitalità e la qualità. Dall’accurata selezione di ingredienti freschissimi e locali, al servizio attento e professionale, ogni dettaglio è curato con maestria: dalla mise en place elegante e sobria, alla musica di sottofondo, fino ai segnaposto che narrano aneddoti storici e curiosità sul mondo enogastronomico. Un locale in continua evoluzione, che si distingue per l’innovazione estetica e per proposte culinarie sempre originali e sorprendenti. Durante una recente serata di degustazione, ho avuto il piacere di conoscere alcuni fornitori del Sale Grosso: l’Orto Zangà di Cervia, che fornisce verdure biologiche locali e farina prodotta dal proprio grano, e Leoni Contin, titolare della rinomata Cantina del Faentino, attiva dal 1950, che ha deliziato gli ospiti con i suoi vini Resiliente, Anghingò, Impressione di Settembre ed Emozioni. Tutti questi professionisti condividono un entusiasmo contagioso per il proprio lavoro, trasmettendo un autentico amore per i prodotti e per l’arte culinaria. Il menù, incentrato sul “Pesce dell’Adriatico, il Cardo di Cervia e gli ortaggi di stagione”, inizia con pane, focaccia e grissini fatti in casa. A sorpresa, un antipasto fuori menù: un filetto di branzino e quinoa cotti a bassa temperatura su una maionese di crostacei, semplice ma squisita. Seguono le polpette croccanti di tonno, verza cappuccio marinata e maionese alla senape antica, un connubio di sapori delicati e pungenti. Ho poi assaggiato per la prima volta il Cardo di Cervia, dalla dolcezza inconfondibile, servito con triglia deliscata scottata e crostini di pane integrale fatti in casa. Imperdibili i paccheri trafilati al bronzo con sugo di canocchie e frutti di mare, dalla cottura perfetta. Il merluzzo cotto a bassa temperatura su vellutata di porro, olive taggiasche essiccate e croccante di riso nero, rappresenta un equilibrio perfetto di consistenze e sapori. Il dessert, la “Mela scomposta”, una quenelle dalla consistenza sorbettosa con gelato ai pinoli e crema inglese, è stata una chiusura sublime. La piccola brigata di cucina ha dimostrato grande professionalità, creando piatti semplici ma moderni, gustosi e dagli accostamenti ricercati. Il Sale Grosso rappresenta per me l’equilibrio ideale in un ristorante: discreto, raffinato e piacevole, perfetto per una cena romantica o una serata tra amici. Aperto nel periodo invernale solo nel weekend, è consigliata la prenotazione.
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