Esplorare le delizie culinarie della Romagna è sempre un’avventura! Recentemente, la nostra esperta di sapori, Marta, ha visitato la Trattoria La Rucola a Sant’Alberto di Ravenna, e ci racconta la sua esperienza. In una serata di lunedì sorprendentemente affollata, Marta è stata accolta da Biagio Cornacchiari e ha poi incontrato l’eclettico chef Maurizio Martoni, il cuore pulsante del locale. Maurizio, desideroso di condividere la sua passione, ha proposto un percorso gastronomico a base dello gnocco fritto, specialità della serata. Quattro soffici gnocchi, croccanti e asciutti, sono stati serviti con una saporita giardiniera fatta in casa e un tagliere di salumi locali: prosciutto crudo, salame nostrano, ciccioli e coppa, provenienti da aziende agricole del territorio. La degustazione è proseguita con un assortimento di formaggi e marmellate artigianali, preparate con i prodotti dell’orto della trattoria: melone invernale, prugne, pesche e fichi. Anche lo squacquerone e la ricotta, utilizzata anche per i fichi caramellati, sono di produzione propria. Il segreto dello gnocco fritto, leggero e fragrante, risiede in una ricetta tradizionale modenese, barattata dallo chef con quella della piadina, con una particolarità: l’acqua utilizzata per la ricotta proviene in parte dalle terme della Fratta Terme, e una piccola parte viene riutilizzata nella preparazione della piadina. Una filosofia “zero sprechi”, coerente con la cucina romagnola tradizionale che Maurizio e Biagio hanno voluto preservare aprendo la trattoria nel 2006, tramandando ricette di famiglia. Biagio, socio e responsabile di sala, con il suo sorriso accogliente, e Maurizio, un vulcano di energia e simpatia, creano un’atmosfera familiare e coinvolgente. Dopo gli antipasti, Marta ha assaggiato i passatelli in un brodo ricco e saporito, preparato secondo la tradizione con cappone, manzo, lingua e ossa, come da insegnamento di Pellegrino Artusi, e i ravioli al pesto di rucola, con un ripieno di ricotta e spinaci freschi, delicati e profumati. Nonostante la sazietà, Maurizio ha insistito per farle assaggiare gli strozzapreti (dalla preparazione segreta), il coniglio e la tagliata. Il dolce ha concluso in bellezza con torta di mele e cannella e la “Mistuchina”, un dolce tradizionale a forma di sardina, preparato con farina di castagne e cotto sulla piastra per la piadina, e i fagioli con la saba fatta in casa, un miele d’uva, un tempo ingrediente di una granita invernale, secondo un’antica usanza contadina. L’atmosfera calorosa e autentica della Trattoria La Rucola, con i suoi personaggi genuini e dal cuore romagnolo, come usciti da un film di Fellini, ha lasciato un ricordo indimenticabile a Marta. Se desiderate un’esperienza culinaria tradizionale e genuina, immergendovi nella Romagna più vera, non potete non visitare la Trattoria La Rucola. [visitato il 18.11.2019]
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