L’Indicazione Geografica Tipica (IGT) Bianco del Sillaro, o Sillaro, occupa un posto di rilievo tra le nove IGT dell’Emilia-Romagna. Istituita nel 1995, questa denominazione abbraccia vini bianchi, anche frizzanti (ma senza aggiunta di anidride carbonica). L’Albana costituisce almeno il 70% dell’uvaggio; il restante 30% può includere altri vitigni a bacca bianca, non aromatici, autorizzati in Emilia-Romagna e iscritti al registro nazionale. La zona di produzione si estende su un’ampia area geografica, coinvolgendo diversi comuni delle province di Forlì-Cesena, Bologna, Ravenna e Rimini. Nel Forlivese, rientrano Bertinoro, Castrocaro Terme e Terre del Sole, Cesena, Civitella di Romagna, Dovadola, Forlì, Forlimpopoli, Gambettola, Longiano, Meldola, Mercato Saraceno, Modigliana, Montiano, Predappio, Roncofreddo e Savignano sul Rubicone. In provincia di Bologna, troviamo Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castelguelfo, Castel San Pietro Terme, Dozza, Fontanelice, Imola, Medicina, Mordano, Ozzano Emilia; in quella di Ravenna, Bagnara di Romagna, Brisighella, Casola Valsenio, Castelbolognese, Cotignola, Faenza e Riolo Terme; infine, nella provincia di Rimini, Coriano, Rimini, Sant’Arcangelo di Romagna e Verucchio. La coltivazione delle uve avviene secondo metodi tradizionali della zona, con un limite di resa massima di 22 tonnellate per ettaro. Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato su ricette, eventi e manifestazioni.
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