Le quotazioni del tartufo bianco pregiato hanno subito un drastico calo del 44% nell’ottobre 2018, raggiungendo i 250 euro all’etto al mercato di Alba, principale centro di riferimento nazionale. Secondo i dati Coldiretti, questo ribasso, rispetto ai 450 euro dell’anno precedente (per pezzature medie di circa 20 grammi), ha stimolato un significativo aumento dei consumi. Le abbondanti piogge estive, superiori del 56% rispetto alla media, hanno favorito una proliferazione eccezionale di questo prezioso fungo ipogeo, facendo ben sperare in un raccolto record. La ricerca del tartufo interessa un vasto territorio, dal Piemonte alle regioni del centro e del sud Italia, coinvolgendo circa 200.000 raccoglitori autorizzati che riforniscono un mercato stimato in circa mezzo miliardo di euro, considerando il prodotto fresco, conservato e trasformato. Una novità di quest’anno è l’obbligo di etichettatura dell’origine, imposto dalla Direzione Generale Agricoltura dell’Unione Europea, per tutti i funghi e tartufi selvatici. In questo periodo, numerose fiere e sagre offrono l’occasione ideale per acquistare o degustare il tartufo a prezzi vantaggiosi, come sottolinea la Coldiretti.
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