La Squilla mantis, crostaceo pregiato e diffuso lungo la costa romagnola, prospera nei fondali sabbiosi del Mare Adriatico settentrionale. Il periodo di pesca ideale, da novembre a marzo, garantisce una polpa più soda e saporita. La freschezza è fondamentale: la disidratazione post-pesca compromette infatti la consistenza della carne. Le canocchie, apprezzate per il gusto delicato e il buon apporto proteico a basso contenuto calorico (tenendo sotto controllo l’introito di sodio), costituiscono un ingrediente versatile. Tradizionalmente, i pescatori romagnoli le grigliavano direttamente sulla brace. Ecco una ricetta per replicare questa preparazione a casa: Ingredienti per 20 canocchie: mezzo spicchio d’aglio, 50 g di pangrattato, 4-5 cucchiai di olio extravergine d’oliva, un cucchiaio di prezzemolo fresco tritato, sale e pepe. Preparazione: pulire le canocchie, rimuovere le zampine e incidere il dorso. Mescolare il pangrattato con olio, sale, pepe, prezzemolo e aglio tritato. Farcire le canocchie, irrorarle con un filo d’olio e grigliarle per pochi minuti per lato. Le canocchie grigliate si gustano come antipasto o arricchiscono una “rustida” di pesce con piadina calda. Per chi preferisce i primi piatti, [link alla ricetta degli strozzapreti al sugo di canocchie] e per i palati più delicati, [link alla ricetta delle canocchie al vapore].
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