In Romagna, la festa di San Giuseppe, patrono dei poveri, si intreccia con antiche usanze pagane, creando una celebrazione unica che coniuga fede e folklore. L’arrivo della primavera, segnato dalla ricorrenza religiosa, si sovrappone a rituali precristiani legati alla fertilità e alla purificazione agraria, radicati nel passato celtico e romano della regione. Questi riti, tramandati nei secoli, trovano la loro massima espressione nei falò propiziatori, noti come “focarine” o “fogheracce”, che illuminano il paesaggio romagnolo dalla costa all’entroterra. L’accensione di questi grandi roghi, eredità di pratiche ancestrali volte ad invocare un buon raccolto, rappresenta un momento di aggregazione comunitaria, un’occasione per riunirsi intorno al fuoco con cibo e musica, celebrando l’inizio della nuova stagione. A Rimini, Marina Centro ospita un grande falò e un mercato dedicato a San Giuseppe, con attività per bambini all’area verde Casa Macanno. Anche Casa Pomposa offre un programma ricco di eventi musicali. Cesenatico vede l’Associazione Lupi di Libero organizzare la sua Focarina, allietata da musica dal vivo e cibo tradizionale. Il weekend del 18 e 19 marzo, Cervia ospita la Fiera di San Giuseppe, che si unisce alla tradizionale Sagra della Seppia. Seguite gli aggiornamenti su eventi e manifestazioni per non perdere queste celebrazioni uniche!
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