I bracciatelli, o “brazadèl d’l’impajèda”, sono prelibatezze romagnole che vantano una storia antica, risalente addirittura al Medioevo. La loro denominazione curiosa, che evoca immagini del passato, deriva dalla forma ad anello e dal modo in cui i venditori ambulanti li esponevano, infilzati su un bastone durante le festività. Simbolo di occasioni speciali come battesimi e cresime, questi dolci venivano inoltre offerti alle puerpere, da cui il nome “impajèda”, in riferimento all’usanza di partorire su un letto di paglia. Desiderate rivivere il sapore di questa tradizione? Ecco gli ingredienti per una preparazione autentica: 500 grammi di farina 00, 200 grammi di zucchero, 200 grammi di burro, una bustina di lievito per dolci, quattro uova e la scorza grattugiata di un limone. Iniziate ammorbidendo il burro a bagnomaria, poi create una fontana con la farina, lo zucchero e il lievito. Incorporate le uova e il burro fuso, impastando accuratamente. Avvolgete l’impasto in un canovaccio umido e lasciatelo riposare per circa un’ora. Stendetelo quindi con il matterello a circa 5 millimetri di spessore, ricavate dei dischi e rimuovete il centro per ottenere la tipica forma ad anello. Disponete i bracciatelli su una teglia infarinata, infornate a 160° per circa 15 minuti. Un tocco finale di zucchero semolato li renderà ancora più irresistibili. Buon appetito!
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