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I cachi romagnoli: un tesoro autunnale IGP

L’autunno in Romagna dipinge i paesaggi con sfumature arancioni, grazie alla maturazione dei cachi, frutti simbolo della stagione. Tra le varietà più apprezzate spicca il Loto di Romagna, un prodotto a Indicazione Geografica Protetta (IGP) che rappresenta la punta di diamante della produzione italiana. Questi frutti, con la loro polpa dolce e vellutata, quasi cremosa, sono un’autentica prelibatezza. Originario dell’Asia orientale, il cachi trova in Romagna, nelle aree di Faenza, Imola, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, un habitat ideale per la sua coltivazione. Tradizionalmente, il Loto veniva raccolto acerbo e lasciato maturare vicino alle mele, sfruttando l’etilene prodotto da queste ultime per accelerare il processo. Il contenuto di tannini, responsabile del sapore leggermente astringente, diminuisce con il passare dei giorni dopo la raccolta, rendendo il frutto più gradevole al palato. La pianta del cachi è nota per la sua resistenza e per la sua capacità di crescere senza l’utilizzo di pesticidi, rendendola di fatto una coltura “naturalmente biologica”. Una variante particolare è il cachi-mela, un incrocio con polpa soda e croccante, meno dolce ma più facile da consumare. Il Loto è ricco di vitamina A e C, zuccheri, tannini e sali minerali. La sua polpa gelatinosa, con zuccheri semplici, potassio e fosforo, è considerata un ricostituente per il sistema nervoso e il fegato, favorisce la digestione grazie all’alto contenuto di fibra ed esercita un’azione antibatterica. I cachi acerbi sono gialli e duri; è quindi fondamentale attendere la maturazione, che avviene in pochi giorni. Per ottimizzare questo processo, è consigliabile riporli in un contenitore di legno o cartone, in un luogo asciutto, caldo e buio, a temperatura ambiente. Il periodo migliore per assaporare questi frutti va da ottobre a dicembre, quando le temperature più basse aumentano il fabbisogno di vitamine e zuccheri del nostro organismo. Generalmente consumati freschi, con l’ausilio di un cucchiaino per raccogliere la polpa, la loro cremosità e dolcezza li rendono perfetti per mousse, marmellate e dolci quali ciambelle, soufflé, torte e crostate. La salsa di cachi, inoltre, si sposa benissimo con secondi piatti di carne, in particolare il maiale, o può condire risotti e pasta. Godetevi appieno la ricchezza della terra romagnola!

Redazione

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