Formaggi senza lattosio: una guida ai prodotti naturalmente privi di questo zucchero

La salute è un bene prezioso, da custodire gelosamente. Mentre alcuni possono godere di una dieta senza restrizioni, molti altri devono attentamente gestire intolleranze alimentari. Una delle più comuni è l’intolleranza al lattosio, uno zucchero presente nei latticini e in altri prodotti. La lattasi, un enzima digestivo, scompone il lattosio in glucosio e galattosio. L’insufficiente produzione di lattasi causa problemi digestivi. Per fortuna, l’industria alimentare offre una vasta gamma di prodotti senza lattosio, inclusi formaggi specifici. Tuttavia, esistono anche formaggi naturalmente privi di lattosio, grazie a processi di maturazione e lavorazione che eliminano questo zucchero. Questi formaggi, per legge, devono contenere meno di 0,1 grammi di lattosio per 100 grammi di prodotto. Contrariamente a quanto si crede, non si tratta solo di formaggi a pasta dura: anche alcuni formaggi a pasta molle, come quelli erborinati, rientrano in questa categoria. La lunga stagionatura (come per il Grana Padano DOP e il Parmigiano Reggiano DOP, con stagionatura di 24-36 mesi) o la fermentazione (come nel caso del Gorgonzola, dove batteri e muffe consumano il lattosio) sono fondamentali. Anche la pressatura, che elimina il siero, riduce significativamente il contenuto di lattosio. Il Gorgonzola è l’unico formaggio a pasta molle italiano naturalmente privo di lattosio, ma altri formaggi erborinati, come Castelmagno, Stilton e Shropshire, certificati AILI (Associazione Italiana Latto-Intolleranti), sono altrettanto adatti. Numerosi formaggi superano i test di laboratorio e presentano un basso contenuto di lattosio già alla prima stagionatura (eccetto il Pecorino Toscano): tra questi, Asiago, Bitto, Bra, Brie, Caciocavallo Silano, Cheddar (inglese), Emmentaler, Fiore Sardo, Fontina, Grana Padano, Gruyère (Francia), Montasio, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Pecorino Sardo, Pecorino Siciliano, Pecorino Toscano (stagionato 4 mesi), Piave, Provolone Valpadana, Stelvio, Taleggio, Toma Piemontese e Valtellina Casera. La varietà di scelta soddisfa ogni preferenza.

Redazione

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