I succhi di frutta confezionati: un’analisi approfondita

Durante i mesi estivi, l’idratazione adeguata è fondamentale per il benessere. Si consiglia di assumere almeno due litri di acqua al giorno, aumentando la quantità in caso di intensa sudorazione. Se per gli adulti seguire questa raccomandazione è relativamente semplice, per i bambini può risultare più difficile. Spesso si tenta di incoraggiarli a bere offrendo bevande gustose. Tuttavia, è necessario prestare attenzione ai succhi di frutta colorati che abbondano sugli scaffali dei supermercati. Sebbene attraenti per i più piccoli, la loro genuinità e salubrità sono spesso discutibili. A prima vista, questi prodotti possono apparire salutari, ma la realtà è ben diversa. La frutta impiegata nella produzione industriale è spesso di scarto, di qualità inferiore. Pressata per estrarne la polpa e addizionata con acido citrico, subisce un trattamento termico ad alta temperatura (100 gradi per pochi secondi), che compromette drasticamente le sue proprietà benefiche, tra cui vitamine, sali minerali ed enzimi. A questo trattamento iniziale segue l’aggiunta di altri ingredienti: acqua, sciroppo di saccarosio, acido ascorbico e acido citrico, secondo le percentuali determinate dal produttore. Questo processo produttivo riguarda anche i succhi di frutta tropicale, il cui concentrato viene spesso importato dai paesi di origine. In definitiva, della frutta iniziale rimane ben poco, se non il contenuto calorico, che anzi può risultare alterato, mentre l’acidità aumenta sensibilmente (pH finale 3,7-3,9). Inoltre, è importante considerare la presenza di additivi, come i chiarificanti, che rendono il succo limpido. Spesso questi chiarificanti sono di origine animale (albumina d’uovo, caseine, colla d’ossa, colla di pesce, gelatina), oppure sintetici o inorganici. La problematica risiede nel fatto che non sempre questi additivi sono obbligatoriamente riportati in etichetta. In conclusione, è preferibile evitare i succhi di frutta industriali, dato l’elevato contenuto di zuccheri, paragonabile o superiore a quello delle bibite gassate, e la totale perdita delle proprietà benefiche della frutta. In alternativa, è consigliabile offrire ai bambini frutta fresca intera, che mantiene intatte le proprietà nutrizionali e il contenuto di fibre, contribuendo all’idratazione in modo più sano ed efficace. Questa raccomandazione vale naturalmente anche per gli adulti.

Redazione

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