Il nostro itinerario attraverso le prelibatezze culinarie della Romagna ci conduce oggi a Bagnacavallo, un suggestivo borgo storico nella provincia di Ravenna. Qui, nel 1999, è nato il Consorzio “Il Bagnacavallo”, con la missione di promuovere i prodotti tipici locali, in particolare quelli derivanti dal vitigno Longanesi. Abbiamo incontrato Fabio, un membro del consorzio, per scoprire alcuni segreti sul vitigno e sulle eccellenze prodotte. Fabio, ci racconti l’origine del Bursôn? Pochi sanno che questo vino è frutto di una fortunata scoperta di Antonio Longanesi, detto il Bursôn. Durante gli inverni, nel suo casolare di caccia a Boncellino, vicino a una quercia, notò una vite selvatica. Affascinato dalla dolcezza dell’uva e dalla robustezza della pianta, decise di coltivarla e, come ogni abile viticoltore della zona, sperimentò la produzione di vino artigianale. Nasce così il Bursôn. Da allora, la produzione e la qualità di questo pregiato vino sono notevolmente migliorate, dando vita a un “grande vino di pianura”. Attualmente, il Bursôn è disponibile in due versioni: “Etichetta Blu”, un rosso granato con riflessi violacei, dai profumi di frutta matura, ciliegia e spezie, ideale con piatti saporiti e salse ricche, selvaggina, arrosti e formaggi stagionati; e “Etichetta Nera”, un rosso dal bouquet arricchito da note vanigliate. Fabio, qual è l’obiettivo del Consorzio? Il Consorzio “Il Bagnacavallo” è oggi un punto di riferimento chiave per l’economia e la cultura del territorio. Dai 15 soci iniziali, il numero è cresciuto fino a circa trenta. Custodi della tradizione agricola bagnacavallese, propongono al pubblico un approccio moderno alla produzione, esaltando le eccellenze locali nel rispetto dell’ambiente. Ma “Il Bagnacavallo” non è solo Bursôn, né solo vino. Merita menzione un altro vitigno autoctono romagnolo: il Famoso, che dà origine al Rambëla, un vino bianco disponibile in diverse varianti: dal base a 12,5 gradi, a versioni affinate in barrique o spumantizzate, come il Rambëla Brut e l’Extra Dry. L’offerta si completa con vini passiti, spumanti, grappe, aceti, confetture, miele e prodotti derivati dall’allevamento della Mora Romagnola, solo per citarne alcuni. Non ci resta che organizzare una visita a Bagnacavallo… per una degustazione! Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato su ricette, eventi e manifestazioni.
Un alimento semplice che nasconde delle insidie: ecco cosa succede alle uova sode quando vengono…
Rendi più gustoso un piatto che può sembrare semplice e banale: con questo trucchetto, farai…
Li mangiamo da sempre convinti facciano solo bene. Ma una tossina può trasformarli in un…
Eurospin, viene a galla tutta la verità sulla pasta in vendita presso questa catena: ecco…
Ecco dove provare la migliore pasta fresca della Romagna, buonissima e anche economica: arrivano da…
Dieci euro e fai scorte per un mese, la spesa non è più un salasso…