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La stagione dei funghi porcini in Romagna: una delizia autunnale

L’arrivo dell’autunno, annunciato dalle prime piogge, ha suscitato grande entusiasmo tra gli appassionati di funghi, desiderosi di esplorare i boschi alla ricerca di questi preziosi doni della natura. Sebbene il caldo estivo abbia favorito una buona vendemmia di altri prodotti, i cercatori di funghi temevano per la crescita dei porcini. Fortunatamente, le recenti precipitazioni hanno rianimato le speranze, riportando la gioia nei boschi ora brulicanti di raccoglitori. La Romagna, terra ricca di aree boschive, offre habitat ideali per la proliferazione di questi “re del bosco”, particolarmente abbondanti nella zona della Campigna e del Casentino. In realtà, esistono quattro varietà principali di porcino: il porcino rosso, quello nero, l’edule e l’estivo. Il porcino rosso, più resistente al freddo e dalla lunga durata, presenta un aroma meno intenso rispetto agli altri e cresce sotto faggi, castagni, pini e abeti. Il porcino estivo, invece, è considerato il più pregiato, instaura una simbiosi con i castagni, ma si trova anche in faggete e quercete. Il porcino nero, apprezzato quanto l’estivo, predilige aree ombrose e poco umide, sotto castagni, noccioli e carpini. Infine, il porcino edule, fungo per antonomasia, forma micorrize con latifoglie e conifere, comparendo abbondantemente dopo i temporali estivi; quest’anno, se il clima lo permetterà, la raccolta dovrebbe protrarsi fino a novembre. Per gli amanti della natura e della buona cucina, è arrivato il momento di indossare gli scarponcini da trekking e armarsi di cestini, ricordando però l’importanza del rispetto per l’ambiente e l’evitare la raccolta indiscriminata. È fondamentale, inoltre, prestare la massima attenzione per prevenire possibili intossicazioni. In Emilia-Romagna, è obbligatorio munirsi di un apposito tesserino per la raccolta, valido da un giorno a sei mesi, che indica le aree autorizzate. Per informazioni su costi e modalità di acquisto, si consiglia di consultare il sito web di “Ambiente Regione Emilia-Romagna”; qui troverete anche un vademecum con 13 punti chiave, tra cui l’obbligo di far controllare il raccolto dagli ispettorati micologici dell’Ausl. Restate aggiornati su ricette, eventi e manifestazioni! Iscrivetevi alla nostra newsletter!

Redazione

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