Definita da molti la vendemmia per eccellenza, quella del 2015 in Romagna si prospetta straordinaria. L’estate lunga e calda, seguita da un inverno mite, ha favorito una maturazione perfetta dell’uva. I grappoli, succosi e dolci, abbondano nei vigneti, brillando sotto il sole estivo. I viticoltori, impazienti, hanno iniziato i lavori, ma con calma, lasciando a maturare ulteriormente le generose quantità d’uva. La raccolta è iniziata con Chardonnay e Cabernet, con risultati iniziali molto promettenti. La gioia contadina pervade la regione, un’allegra tradizione fatta di duro lavoro, canti, risate e ricordi condivisi. L’esperienza umana si fonde con la tecnologia moderna, creando un connubio vincente: le macchine affiancano le mani esperte, preservando la preziosa conoscenza della terra. L’intenso aroma di uva e mosto permea l’aria, avvolgendo gli operai impegnati nello scarico delle ceste. Ogni gesto è mirato alla creazione di un prodotto eccellente: un vino DOC apprezzato in Italia e all’estero, un vanto per la Romagna. L’entusiasmo è palpabile nelle cantine e nei consorzi, che prevedono una delle migliori annate di sempre. Il conto alla rovescia è iniziato: nelle prossime due settimane, l’unico obiettivo sarà la vendemmia. Da Rimini a Ravenna, abbiamo raccolto le impressioni di viticoltori e esperti. Il responso è unanime: “un’annata indimenticabile”. Dario Gualdi, presidente della cooperativa riminese C.T.R., conferma l’eccellenza del raccolto: “Questi vini saranno straordinari, un’annata da ricordare negli annali!” L’abbondanza e la qualità sono eccezionali, soprattutto nel Riminese, ma anche nel Cesenate e nel Ravennate. Un vino pregiato, profumato, da assaporare a ogni sorso. La raccolta proseguirà fino al 15 ottobre, con Merlot, Cabernet, Cagnina, Sangiovese e altre varietà che aspettano ancora qualche giorno per raggiungere la massima zuccherinità. Il Merlot già raccolto ha raggiunto 14,5 gradi, mentre gli altri vini si attestano tra gli 11,5 e i 12,5 gradi. La quantità è soddisfacente, simile a quella del 2013, circa 100-110 quintali per ettaro. Anche Gian Carlo Mondini, ex presidente AIS, esprime grande soddisfazione: “L’uva è sana, ricca di colore e di aromi. L’escursione termica tra giorno e notte è stata fondamentale. Quest’anno prevediamo un aumento della produzione del 10%”. Nel Ravennate, sono state raccolte le varietà precoci come Chardonnay, Albana e Pinot, mentre la raccolta proseguirà fino a metà ottobre nelle zone di Faenza, Modigliana, Russi e Bagnacavallo. Questi volumi importanti sono motivo di grande soddisfazione, per la quantità e la qualità del raccolto. Giordano Zinzani, presidente del Consorzio Vini Romagna, sottolinea il recupero del +15% nella produzione enologica rispetto al 2014, anno segnato da forti piogge che avevano danneggiato soprattutto le zone di Forlì, Cesena e Ravenna. Grazie ad una primavera quasi estiva e ad un’estate eccezionale, la Romagna si prepara a stappare con orgoglio un vino da intenditori.
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