Per ottenere una piadina romagnola impeccabile, la maestria nell’impasto non basta: è fondamentale la scelta dell’utensile di cottura. In assenza di una tradizionale teglia di Montetiffi, il rimedio ideale è il “testo romagnolo”, una padella dalle caratteristiche uniche, forse già nota ma non per nome. Questo strumento, tipico della Romagna, si distingue per le sue proprietà che donano alla piadina la sua fragranza inconfondibile. Realizzato spesso in ghisa o alluminio, l’elemento chiave è la superficie antiaderente. A differenza delle comuni padelle, il testo romagnolo presenta una superficie piatta e liscia, simile a una teglia, con un bordo minimo. Progettato appositamente per la piadina, assicura una distribuzione uniforme del calore, evitando bruciature al centro e lasciando i bordi crudi. La sua forma piatta lo rende versatile: ideale per crepes e cibi che richiedono una cottura leggera e sana, senza l’aggiunta di grassi. Disponibile in diverse misure, dai 24 cm (dimensioni simili a un piatto) ai 32 cm (come una padella grande), presenta sempre un manico ergonomico e isolante termicamente, in genere di legno o plastica. Se la vostra piadina non raggiunge la perfezione desiderata, il problema potrebbe risiedere proprio nella scelta della padella!
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