Nel cuore storico di Russi (Ravenna), dal 2009, brilla l’Insolito, un ristorante elegante e luminoso, dove modernità e tradizione si intrecciano armoniosamente. L’idea nasce dalla felice intuizione di due esperti del settore, lo chef Daniele Baruzzi e il maître Stefano Zappiche, che, incontrandosi casualmente durante un servizio di catering, hanno trovato il nome perfetto per la loro attività in modo del tutto inaspettato. “Desideravamo tornare alla ristorazione”, ricorda Daniele. “Durante un ricevimento di nozze, abbiamo notato il tableau de mariage: ‘Insolito’ era il nome del primo tavolo. È stata un’illuminazione!” La scelta di Russi, un comune ricco di storia nella campagna ravennate, è stata naturale, essendo entrambi originari della zona – Daniele di Russi, Stefano di Conselice. “Il nostro ristorante poteva nascere solo qui”, affermano all’unisono. Il profondo legame con il territorio è cardine della filosofia dell’Insolito. “Quando possibile, acquisto a Russi: pesce fresco, ortaggi, vini dall’adiacente Tenuta dell’Uccellina. Supportiamo il territorio che amiamo”, spiega lo chef, sottolineando l’importanza di questa connessione locale. Questo impegno si concretizza nella collaborazione con macellai locali e l’Accademia Italiana della Cucina per valorizzare il “bël-e-cöt”, una specialità di Russi, un insaccato unico, ben distinto dal cotechino (“altrimenti i russiani si offendono!”, precisa Daniele). In origine, nel secolo scorso, Russi vantava un importante macello; i tagli pregiati partivano per Germania e Inghilterra, le penne per la Francia, mentre gli scarti (carne suina e vitellina) venivano insaccati, dando vita al “bël-e-cöt”, tradizionalmente servito con purè di patate e vino novello. All’Insolito, invece, viene rivisitato: hamburger, polpette, hot dog… una rilettura creativa di un classico. Daniele ricorda con entusiasmo le degustazioni e gli show cooking dedicati al “bël-e-cöt” (che potrebbero tornare presto). “La tradizione vuole che venga festeggiato a settembre, in occasione della festa della Madonna dei Sette Dolori, la Fira di Sett Dulur – spiega lo chef – e abbinato al vino novello ‘canéna’, leggermente dolce, ideale per bilanciare la grassezza del piatto. Un tempo, si gustava da settembre a Natale; ora, viene prodotto e consumato tutto l’anno, anche a cubetti nelle insalate estive.” Ma il “bël-e-cöt” non è l’unica specialità. Lo chef Daniele, con una vasta esperienza in Germania, Svizzera e Italia (incluso lo stellato Tivoli di Cortina d’Ampezzo con lo chef Walter Bianconi, che ha influenzato profondamente la sua visione della cucina), propone anche i cappelletti alle mandorle, un piatto amatissimo e immancabile nel menu (“Ci sono clienti che vengono da 12 anni e li ordinano sempre!”). Altri cavalli di battaglia dell’Insolito? Le scaloppe di fegato d’oca, il baccalà in diverse varianti e la tartare di vitello Fassona condita al tavolo. Il menu, prevalentemente a base di carne, viene aggiornato quattro volte l’anno, seguendo il ritmo delle stagioni, con fuori menu dedicati a prodotti stagionali effimeri come spugnoli, galletti e tartufi. La ricca carta dei vini, curata da Stefano, conta circa 180 etichette, principalmente italiane. Daniele e Stefano, oltre al ristorante, continuano l’attività di catering. “Il nostro mix di esperienze – conclude lo chef – ristorazione commerciale, aziendale (rafforzata durante il Covid), catering, banchetti… è il nostro punto di forza. Questa ricchezza di esperienze ci permette di offrire qualità e professionalità.” Insolito Ristorante, Via Emilio Babini 22, 48026 Russi (RA), Tel. 0544 205829.
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