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I Garganelli Imolesi: Una Storia di Pasta e Leggenda

I garganelli, un’eccellenza gastronomica imolese, rappresentano un esempio di pasta all’uovo tipica della Romagna, la cui origine è avvolta da un alone di mistero e leggenda. Inizialmente concepiti come una soluzione alternativa ai cappelletti – un “rimedio d’emergenza”, per così dire – questi deliziosi maccheroncini si sono affermati come piatto principe sulle tavole romagnole, soprattutto durante le festività. La storia più accreditata narra della loro nascita a Imola nel Capodanno del 1725, nella residenza del Cardinale Cornelio Bentivoglio D’Aragona, legato pontificio della Romagna. A causa di una carenza di ripieno per i cappelletti, la cuoca del cardinale, con una fulminea intuizione, utilizzò un fuscello e un pettine da telaio – oggetti comuni nelle case dell’epoca – per trasformare i quadrati di pasta avanzati in graziosi tubicini rigati. Un’altra versione, invece, attribuisce l’invenzione a un paio di secoli prima, alla cuoca di Caterina Sforza, la cui scorta di ripieno sarebbe stata preda di un gatto. Qualunque sia la verità, la preparazione dei garganelli è rimasta fedele alla tradizione: sottili fogli di pasta vengono avvolti attorno a un bastoncino e poi pressati su un pettine per creare la caratteristica forma rigata. Un tempo preparati in brodo di cappone o manzo, oggi i garganelli vengono gustati prevalentemente in piatti asciutti, con ragù di carne, piselli, tartufo, funghi, zucca e salsiccia, oppure radicchio e prosciutto. Particolarmente apprezzate sono le combinazioni con lo squaquerone e lo scalogno, altre eccellenze gastronomiche romagnole. Di seguito, una ricetta per i garganelli al guanciale e scalogno:

**Ingredienti per la pasta:** 4 uova, 400 g di farina.

**Ingredienti per il condimento:** 1 bicchiere di vino bianco, 400 g di guanciale, 200 g di scalogno pulito, sale e pepe q.b., 200 g di pomodorini, peperoncino a piacere.

**Preparazione:** Preparare l’impasto con le uova e la farina, lavorarlo a lungo e lasciarlo riposare per un’ora. Stendere la pasta fino a ottenere uno spessore sottile, tagliando dei quadrati di 3 cm di lato. Avvolgere ogni quadrato diagonalmente su un bastoncino e passarlo sul pettine per sigillare e rigare la pasta. Rosolare lo scalogno in olio d’oliva, aggiungere il guanciale a listarelle e farlo rosolare. Sfumare con il vino bianco, salare, pepare e aggiungere i pomodorini. Lasciare sobbollire a fuoco lento, quindi aggiungere la pasta cotta e saltare il tutto.

Redazione

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