La Romagna, pur essendo una regione di dimensioni contenute rispetto al resto del mondo, è un territorio ricco di tradizioni e spesso fonte di accesi dibattiti. Uno dei più longevi riguarda la piadina “perfetta”: spessa o sottile, piccola o grande? Le discussioni sono infinite! Gli appassionati più tradizionalisti prediligono lo strutto di maiale romagnolo, mentre chi preferisce un’opzione più salutare utilizza olio extravergine d’oliva. L’uso del lievito è altrettanto controverso: alcuni lo evitano completamente, preferendo un pizzico di bicarbonato. E poi c’è la farina: rigorosamente di tipo 1, la meno raffinata, più ricca di crusca, e quella usata tradizionalmente nelle case contadine, autentico luogo d’origine della piadina. Ma la preparazione non si limita all’impasto: la cottura è altrettanto fondamentale. Idealmente, si dovrebbe usare una teglia di terracotta, come quelle di Montetiffi, ma anche una padella di ghisa romagnola, a superficie piana, garantisce ottimi risultati. In definitiva, non esiste una singola piadina “migliore”: ogni paese, ogni famiglia ha la sua variante, rendendola unica e incancellabile nella memoria di chi la assapora. Il vero segreto della piadina più buona risiede nei ricordi: sapori che evocano emozioni profonde. Non esiste una ricetta per questo, ma una nonna o una madre che, preparando migliaia di piadine, aggiungono un ingrediente impagabile: l’amore.
Il congelatore è un alleato prezioso, ma alcuni cibi non andrebbero mai conservati a basse…
Cuocere bene in padella sembra semplice, ma tre errori comuni possono rovinare qualsiasi piatto: evitarli…
Poche mosse, ingredienti poveri e un piccolo segreto: così la pasta e ceci diventa morbida,…
Non tutti i grassi fanno male: i grassi buoni contenuti nell’olio extravergine d’oliva e nel…
Sottile, calda e profumata: la piadina romagnola è molto più di un cibo, è un…
Tra poco ripartirà MasterChef Italia 15 con la squadra dei giudici ormai simbolo del programma:…