Il topinambur, un tempo considerato un’erbaccia infestante nelle coltivazioni di mais, ha riscoperto un ruolo di primo piano nell’alimentazione moderna. La sua popolarità è in costante crescita, con prezzi che raggiungono anche i 5 euro al chilogrammo. Conosciuto anche come rapa tedesca, carciofo di Gerusalemme o girasole del Canada, questo tubero appartiene alla famiglia delle Asteraceae ed è imparentato con il girasole, presentando una notevole somiglianza. La pianta, alta fino a 2-3 metri, si caratterizza per le grandi foglie verdi e i vistosi fiori gialli, spesso spontaneamente presente lungo strade e corsi d’acqua. Il tubero, la parte sotterranea del fusto, ha una forma irregolare, simile a zenzero o curcuma, con una buccia sottile di colore variabile dal marrone al bianco o al rosso porpora a seconda della varietà e del terreno. La polpa, invece, è sempre bianca, succosa, zuccherina e croccante. Il sapore delicato, simile a quello del ravanello ma meno pungente, presenta una sfumatura di carciofo che si intensifica dopo le prime gelate, il periodo ideale per la raccolta. 100 grammi di topinambur crudo contengono circa 73 kcal, con un contenuto di grassi praticamente nullo e solo 2 grammi di proteine. Sono presenti circa 18 grammi di carboidrati, di cui 9 di zuccheri, 1,6 grammi di fibre, oltre a buone quantità di vitamina B1, niacina e vitamina C. Tra i minerali, si segnalano ferro, potassio e fosforo. Il topinambur si distingue per l’elevato contenuto di inulina, un polisaccaride, polimero del fruttosio, responsabile dei suoi benefici per la salute. A differenza dell’amido, l’inulina viene utilizzata nella produzione di alimenti per il trattamento dell’obesità, del diabete di tipo 2 e altre patologie. Studi scientifici dimostrano una correlazione tra il consumo di integratori a base di inulina e la riduzione del peso corporeo e del grasso addominale. Pertanto, il topinambur, naturalmente ricco di inulina, è ideale nelle diete ipocaloriche ed è adatto a diabetici e celiaci, in quanto privo di amido e glutine. Tra i benefici apportati, si evidenziano l’aumento del senso di sazietà e della motilità intestinale, la riduzione della glicemia, una diminuzione dei gas intestinali, la promozione della crescita di batteri intestinali benefici, e infine, l’abbassamento dei livelli di trigliceridi e colesterolo “cattivo”. Come per ogni alimento, è consigliabile un consumo moderato, non superiore a 200 grammi al giorno, per evitare possibili effetti indesiderati. Per stuzzicare il palato, suggeriamo una ricetta a base di topinambur: lo sformatino di topinambur con bagna cauda, cavoli e semi di cumino. (Ricetta disponibile a [link ipotetico]).
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