Il mese di novembre segna l’apice della stagione del Formaggio di Fossa. Le antiche cantine sotterranee, le “fosse”, sono state aperte, rivelando i preziosi formaggi maturi, pronti per essere gustati. L’arte di seppellire il formaggio, per accelerarne la stagionatura e proteggerlo da possibili furti, affonda le sue radici nel quindicesimo secolo, se non addirittura prima. Questa pratica si diffuse ampiamente nei villaggi collinari della Romagna e del Montefeltro marchigiano durante il Medioevo. La “fossilizzazione” del formaggio serviva a due scopi principali: una stagionatura ottimale e la salvaguardia del prezioso prodotto dalle incursioni di briganti. Ricco di un sapore inconfondibile, questo formaggio è un ingrediente versatile in cucina, sebbene la sua intensa personalità richieda un utilizzo attento per non sovrastare gli altri sapori. Il Formaggio di Fossa si apprezza da solo, ma trova anche un eccellente abbinamento con miele, fichi caramellati o il “savor”. (link alle sagre)
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