La Regina della Cucina Romagnola: La Sfoglia

Un proverbio romagnolo recita: “Per quanto si sia belli, senza saper fare la sfoglia, non si va da nessuna parte!”. Questa sottile sfoglia, “spòja” nel dialetto locale, rappresenta un vero simbolo di orgoglio per la Romagna, irrinunciabile nelle domeniche e nelle festività. Tradizionalmente stesa a mano con il mattarello fino a raggiungere una sottigliezza estrema, la sua preparazione era un banco di prova per le giovani spose, giudicate dalle suocere e dai mariti sulla base della loro abilità nell’impastare farina e uova e nell’ottenere una sfoglia perfetta. Oggi, l’ausilio di macchine per tirare la pasta, affettuosamente chiamate “Nonna Papera”, è socialmente accettato, ma le esperte continuano a preferire il metodo tradizionale. Dalla sfoglia nascono poi prelibatezze come tagliatelle, pappardelle, maltagliati e diverse paste ripiene, tra cui i cappelletti.

Ingredienti: 4 uova, 400 g di farina. Attrezzi: tagliere, mattarello. Per i veri intenditori romagnoli, l’utilizzo di impastatrici e macchine per la pasta non è paragonabile alla preparazione manuale. Create una fontana di farina sul tagliere, creando un incavo centrale. Rompete le uova al centro e iniziate ad amalgamare la farina con le uova, usando le dita. Impastate con i palmi, alternando il peso sui polsi, e infarinate il piano di lavoro per evitare grumi. L’impasto è pronto quando si formano delle bolle. Lasciate riposare per almeno 30 minuti. Quindi, stendete la pasta col mattarello, applicando una pressione uniforme con entrambe le mani per ottenere uno spessore costante e una superficie liscia. Una sfoglia perfetta trattiene il sugo alla perfezione. Scarica il PDF della ricetta. La spedizione del PDF è automatica(*). Inviando la richiesta, accetti l’iscrizione alla newsletter di Romagna a Tavola. Rimani aggiornato sulle nuove ricette tradizionali! ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER