Bastoncini di pesce surgelato | Ma tu sai come li fanno davvero? Rischi malattie incredibili: cosa ci trovi davvero all’interno

I bastoncini di pesce rappresentano un classico intramontabile sulle tavole di molte famiglie, amati da grandi e piccini per la loro praticità e il gusto che unisce la croccantezza della panatura esterna alla morbidezza del merluzzo all’interno. Spesso scelti come spuntino veloce, secondo piatto o accompagnamento a contorni come patatine fritte o insalata, questi prodotti industriali sembrano essere una soluzione ideale per un pasto rapido e apprezzato. La loro versatilità permette di gustarli in svariati modi, semplici o arricchiti da salse e limone, e talvolta si trovano anche con panature aromatizzate.

Tuttavia, proprio perché si tratta di un alimento processato e largamente diffuso, è fondamentale prestare la massima attenzione alla scelta del marchio al supermercato. Una recente e clamorosa indagine ha sollevato un serio campanello d’allarme, rivelando che non tutti i bastoncini di pesce presenti sul mercato sono ugualmente sicuri. Molti consumatori, ignari dei potenziali rischi, potrebbero inconsapevolmente mettere a repentaglio la propria salute e quella dei propri cari. L’esigenza di una scelta consapevole diventa quindi imprescindibile, distinguendo tra i pochi marchi che garantiscono elevati standard di qualità e quelli che, purtroppo, presentano criticità significative. La verità su questo alimento così amato è venuta alla luce, e impone una riflessione.

L’indagine di Oko-Test: cosa è emerso

Cosa è emerso dall’indagine Oko-Test: tutti i risultati.

 

In questi giorni, gli esperti della rinomata rivista tedesca Oko-Test hanno condotto un’approfondita analisi su ben 19 diversi marchi che producono bastoncini di pesce. Sebbene lo studio sia stato focalizzato principalmente sul mercato tedesco, è cruciale sottolineare che gran parte di questi marchi sono ampiamente disponibili anche nei supermercati italiani, rendendo i risultati della ricerca di pertinenza diretta per i consumatori del nostro paese. L’obiettivo principale dell’indagine era quello di identificare l’eventuale presenza di sostanze o ingredienti nocivi all’interno dei prodotti. Purtroppo, i riscontri ottenuti non sono stati affatto incoraggianti, anzi, hanno sollevato preoccupazioni significative.

Dai risultati dello studio è emerso un quadro allarmante: ben 11 dei 19 prodotti analizzati sono stati classificati come di scarsa qualità. La criticità più grave riguarda la scoperta di acidi grassi 3-MCPD ed esteri glicidilici degli acidi grassi. Secondo gli scienziati, queste sostanze potrebbero rivelarsi dannose per l’organismo umano, essendo state associate a potenziali effetti cancerogeni. È pur vero che i produttori sono spesso consapevoli di queste presenze e dichiarano che tali sostanze sono inserite in quantità inferiori rispetto ai limiti di legge. Tuttavia, l’indagine ha evidenziato come un bambino, consumando appena cinque bastoncini, potrebbe raggiungere e superare la metà della quantità giornaliera consentita, esponendosi a un rischio non trascurabile. Questo aspetto sottolinea l’importanza di non sottovalutare l’esposizione anche a “piccole” quantità se l’alimento è consumato regolarmente.

I marchi promossi e le alternative sicure

Marchi in evidenza e alternative sicure: guida alla scelta consapevole.

 

Di fronte a un quadro così preoccupante, è fondamentale sapere quali siano i marchi che hanno superato l’indagine di Oko-Test, garantendo maggiore sicurezza per i consumatori. Fortunatamente, tra i 19 prodotti esaminati, tre si sono distinti per la loro qualità e l’assenza di criticità significative. Stiamo parlando dei marchi Frosta, Iglo (la versione tedesca di quella che in Italia è conosciuta come Findus, anch’essa oggetto di attenzione) e Ocean Sea. Questi tre produttori hanno dimostrato di aderire a standard più elevati, offrendo prodotti con meno o nessuna traccia delle sostanze dannose individuate nello studio. Un altro marchio, BoFrost, ha ottenuto un punteggio appena sufficiente, posizionandosi in una fascia intermedia ma pur sempre sopra la maggior parte dei concorrenti.

La rivista tedesca ha anche evidenziato problematiche legate alle modalità di pesca impiegate per la realizzazione di molti di questi bastoncini, sottolineando una generale mancanza di sostenibilità e trasparenza nell’intera filiera produttiva. Questi aspetti, uniti alla presenza di sostanze potenzialmente nocive, mettono in discussione l’affidabilità e l’etica di molti produttori. Pertanto, per la salute dei consumatori, è cruciale orientarsi verso i marchi promossi dall’indagine o, in alternativa, considerare soluzioni casalinghe. Preparare bastoncini di pesce fatti in casa con ingredienti freschi e controllati rimane la scelta più sicura e salutare, eliminando alla radice i rischi legati ai prodotti industriali e garantendo la massima trasparenza su ciò che si porta in tavola.