Diventare Agrichef: un percorso di successo nell’agroalimentare romagnolo

La ristorazione, settore in continua evoluzione, rispecchia i mutamenti sociali e le nuove esigenze dei consumatori. L’agriturismo, negli ultimi anni, ha conosciuto una rinascita grazie alla crescente richiesta di un’esperienza che coniughi relax, contatto con la natura e alta qualità culinaria. In passato, le strutture agrituristiche erano spesso semplici abitazioni rurali dove i contadini proponevano i prodotti della propria terra. Oggi, invece, si presentano come ambienti raffinati, curati nei dettagli e spesso dotati di comfort come piscine. I proprietari, spesso giovani agrichef, propongono piatti autentici e ricercati, frutto di una profonda conoscenza del territorio. La generazione dei millennials, abituata al digitale e al lavoro a distanza, ha saputo cogliere il potenziale di queste realtà, investendo tempo e risorse per creare attività innovative ma radicate nelle tradizioni locali. Fondazioni come Campagna Amica e reti come Terranostra, entrambe collegate a Coldiretti, hanno riconosciuto l’importanza di supportare questi giovani imprenditori, offrendo corsi di formazione specifici. Dal 2018, il corso “Dalla terra alla tavola” fornisce ai giovani under 35 competenze imprenditoriali, dalla costruzione del brand alla gestione dei social media, passando per l’organizzazione e la gestione aziendale. Un’attenzione particolare è dedicata alla cucina a chilometro zero, pilastro fondamentale dell’agriturismo moderno. Quest’anno, in Emilia-Romagna, 23 giovani hanno conseguito il diploma in ospitalità e cucina contadina, con una significativa rappresentanza delle province di Forlì-Cesena e Ravenna. La consegna delle divise ai neo-diplomati, avvenuta alla presenza del Presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli, rappresenta un importante segnale di sostegno a questi giovani, motore del successo di una destinazione turistica molto apprezzata, dopo un periodo di limitazioni dovuto alla pandemia. Il loro impegno contribuirà a mantenere alta la reputazione gastronomica dell’Emilia-Romagna.