Riccione: Un’esperienza Gastronomica al Ristorante Canasta

Riccione: Un’esperienza Gastronomica al Ristorante Canasta

Il Ristorante Canasta di Riccione, un punto di riferimento turistico su Viale Ceccarini dagli anni ’60, ha recentemente completato una trasformazione, orientandosi verso una clientela locale e riccionese. Gestito dalla famiglia Ottaviani dal 1998, il locale ha inaugurato un nuovo corso il 25 agosto 2021, proponendo una cucina tradizionale rivisitata con un tocco moderno. L’ambiente è caratterizzato da un arredamento metropolitano, caldo ed accogliente. Il menu, dotato di fogli intercambiabili, garantisce flessibilità e personalizzazione. Accolta dalla gentile Vanessa Ottaviani, che gestisce il locale con professionalità insieme al padre Deo, ho intrapreso un percorso degustativo. Si è iniziato con un Castelvecchio Sauvignon 2021 in abbinamento ad un piatto di ricciola di allevamento, servita con caviale di Bankart, olio al coriandolo e pompelmo rosa. Un connubio semplice ma dagli equilibri saporosi. La ricciola, apprezzata per la sua carne saporita, si sposa perfettamente con la freschezza agrodolce del pompelmo. A seguire, un’insalata di mare con calamari, gamberi, carote, barbabietola, sale affumicato e olio agli agrumi. Tra i primi, ho gustato delle linguine cacio e pepe arricchite con vongole veraci dell’Adriatico, già sgusciate, e olio alla menta. La sapidità del pecorino e delle vongole si fonde in un’armonia di sapori intensi, esaltata dalla freschezza pungente dell’olio alla menta. Come secondo primo, ho assaggiato dei cappellacci di carne, saltati al burro con maionese al plancton marino, salsa di gambero rosso e olio nero fermentato. Per quanto riguarda i secondi, ho apprezzato un polpo alla piastra, servito con spuma di patate, olive disidratate, cime di rapa e polenta croccante; la tenerezza del polpo, cotto alla perfezione, era davvero notevole. Una piacevole sorpresa è stato lo spiedino di calamari impanati con prezzemolo, polvere d’aglio e fava tonka. La fava tonka, spezia dal profumo intenso che richiama mandorla, vaniglia, miele e caramello, dona al piatto una nota inaspettata e raffinata, un’interpretazione originale del classico spiedino. Infine, a concludere il pasto, ho assaporato una pera stellata cotta a bassa temperatura con mousse al cioccolato, crumble al timo e pepe agrumato e salsa alla fragola, e una spuma di mascarpone, cioccolato e polvere di lamponi; quest’ultima, con la sua nota acidula data dai lamponi, si è rivelata particolarmente deliziosa. Le porzioni dimezzate mi hanno permesso di assaporare una varietà di piatti, lasciandomi spazio per ulteriori esplorazioni culinarie. Ogni palato, naturalmente, percepisce i sapori in modo soggettivo; l’esperienza gastronomica è, in definitiva, un’esperienza emotiva e personale. Buona degustazione! Marta Cordisco. Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato su ricette, eventi e manifestazioni!