Romagna a Tavola: riscopriamo i superfood locali

Negli ultimi anni, la globalizzazione dell’informazione e della distribuzione ha diffuso la popolarità di numerosi “superfood” esotici, vantando proprietà straordinarie. Questo incremento del consumo riflette una crescente attenzione alla nutrizione, alimentando il boom della “nutriceutica”, disciplina che unisce nutrizione e farmacologia per studiare gli effetti benefici degli alimenti sulla salute. Tuttavia, la produzione industriale di questi alimenti, finalizzata a soddisfare un’elevata richiesta, rischia di comprometterne la qualità e, di conseguenza, i benefici. Le proprietà nutritive di un alimento dipendono da diversi fattori, tra i quali l’ambiente di coltivazione. Solo prodotti da agricoltura naturale, rispettosa della stagionalità e del ciclo vitale delle piante, mantengono inalterato il loro potere nutrizionale. Invece di privilegiare superfood esotici come bacche di Goji o zenzero, è preferibile optare per prodotti locali a filiera corta. Questa scelta offre vantaggi sia per la salute che per l’ambiente. Inoltre, il fabbisogno nutrizionale varia in base al luogo di residenza, e le diete tradizionali di una regione rappresentano l’adattamento ottimale alle esigenze locali, sviluppato nel corso dei secoli. Le acciughe romagnole, ad esempio, costituiscono un eccellente superfood locale, ricche di omega-3, proteine e numerose vitamine e minerali. L’organismo assimila più efficacemente i principi attivi benefici dagli alimenti freschi rispetto agli integratori. In conclusione, prediligere prodotti locali freschi e trasformati con metodi tradizionali, rispetto ai superfood di origine spesso poco trasparente, rappresenta la scelta più salutare e sostenibile. Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato su ricette, eventi e manifestazioni!